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Mercatone Uno, via libera dell’Inps al pagamento della cassa integrazione

Una boccata di ossigeno per gli ex dipendenti della catena di arredamento, che dal fallimento della Shernon Holding, il 24 maggio scorso, sono rimasti senza stipendio. Joice Moscatello, Cgil: «Le pressioni che abbiamo fatto come sindacato per evitare lungaggini burocratiche sono state accolte»

ANCONA – Buone notizie per gli ex dipendenti del Mercatone Uno. Oggi (26 giugno) è arrivato il via libera da parte dell’Inps al pagamento della cassa integrazione.
Una boccata di ossigeno per gli ex dipendenti della catena di arredamento, che dal fallimento della Shernon Holding (l’azienda proprietaria del Mercatone Uno) avvenuto il 24 maggio scorso, sono rimasti senza stipendio (l’ultimo preso a maggio). Entro un mese e mezzo circa, gli ex dipendenti dovrebbero ricevere la prima tranche della cassa integrazione relativa al periodo a partire dal 24 maggio.

Soddisfatti i sindacati per lo sblocco del pagamento. «Le pressioni che abbiamo fatto come sindacato per evitare lungaggini burocratiche sono state accolte – spiega il segretario generale di Filcams Cgil Marche, Joice Moscatello – e questo è un fatto positivo, però non siamo sereni sul prosieguo del percorso. Ora attendiamo dalla Regione Marche la convocazione di un nuovo incontro per capire quali potranno essere gli elementi di supporto salariale a sostegno degli ex lavoratori, così come il sostegno che potrà arrivare dalle banche per l’eventuale proroga dei pagamenti dei mutui. Inoltre chiediamo anche politiche attive per il ricollocamento delle persone che sono rimaste senza lavoro, dal momento che le prospettive al 31 dicembre (quando scadrà la cassa integrazione) non sono ancora certe». A livello nazionale i sindacati attendono invece l’apertura di un nuovo bando di acquisto da parte dei commissari: «Ci auguriamo possa essere affidabile e costruttivo e che possa portare ad un percorso reale di ricollocamenti per i lavoratori», conclude Moscatello.

«Speriamo che i tempi di erogazione della cassa integrazione siano stretti e non quelli canonici – commenta il segretario generale UILTuCS Marche, Fabrizio Bontà -, in modo da ammortizzare il danno dei lavoratori, anche se, in ogni caso, non copre le conseguenze derivanti dalla perdita del lavoro. Preferiremmo vedere queste persone tornare ai loro posti di lavoro, in quei negozi che hanno sostenuto con il sudore di trent’anni di lavoro. Solo allora potremmo dirci veramente soddisfatti».

«Una notizia positiva che fornisce una prima risposta al problema di liquidità dei lavoratori – sottolinea il segretario generale Fisascat Cisl Marche, Marco Paialunga – . Ora speriamo che le Inps provinciali liquidino il prima possibile».

Intanto i sindacati hanno chiesto alla Regione di accelerare l’iter del pagamento della cassa integrazione e, nell’attesa che l’Inps eroghi il contributo, spiega Loretta Tamburo, una ex dipendente, i lavoratori si appellano agli istituti di credito affinché possano anticipare l’importo.

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