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MArCHESTORIE e legge per la valorizzazione dei borghi. Acquaroli: «Patrimonio unico da rilanciare»

Presentata a Palazzo Raffaello la proposta di legge che punta alla valorizzazione dei borghi mettendo in rete le realtà e le comunità locali. Nell'iniziativa rientra anche il festival che coinvolgerà una ventina di borghi sotto i 5mila abitanti

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Corinaldo (foto dal sito comunale Corinaldoturismo.it)

ANCONA – Destagionalizzare l’offerta turistica e rivitalizzare centri storici e borghi, coinvolgendo le realtà locali e portando in scena spettacoli dal vivo, per tramandare le storie dei territori. È l’obiettivo di MarCHESTORIE, festival annuale dei borghi che prenderà avvio nella sua prima edizione dal 2 al 19 settembre di quest’anno.

Carloni, Acquaroli e Latini

La manifestazione che rientra in una più ampia cornice di iniziative, che si concretizzeranno ulteriormente con una proposta di legge recentemente approvata e dedicata alla valorizzazione dei borghi storici, è stata illustrata questa mattina a Palazzo Raffaello, ad Ancona, dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dall’assessore alla Cultura Giorgia Latini e dal vicepresidente della Giunta e assessore alle Attività Produttive e Agricoltura Mirco Carloni.

Francesco Acquaroli, presidente Regione Marche

Il governatore Acquaroli ha sottolineato che «i borghi e le aree interne delle Marche sono un patrimonio unico da rilanciare», territori che «vivono una profonda crisi» poiché «è mancata un’azione strategica». Per questo la Giunta regionale ha approvato la proposta di legge denominata “Sostegno alle iniziative integrate di riqualificazione e valorizzazione dei borghi e dei centri storici delle Marche e promozione e sviluppo della rete dell’Albergo diffuso” che prevede 7 milioni e 800mila euro di risorse regionali a cui si andranno ad affiancare altre risorse provenienti dai fondi europei. 

Il presidente della Regione Marche ha sottolineato: «vogliamo far rinascere» i borghi marchigiani, afflitti da spopolamento e carenza di servizi, «creando un grande circuito spendibile sui mercati nazionali e internazionali, sia come offerta di destagionalizzazione turistica, ma anche legata alle opportunità di smart working». Insomma una vera e propria filiera, quella dei borghi, che punta a mettere in rete le attività culturali, commerciali, della ristorazione, dell’agricoltura e dei servizi, per far decollare le Marche.

Accanto a questa gamba della legge, c’è quella che punta a creare una forma di ricettività alternativa, definita albergo diffuso, il cui obiettivo, come ha spiegato lo stesso Acquaroli è quello di porsi come «strumento vincente per vivificare e dare impulso al turismo nelle aree interne». «Crediamo fortemente in questa proposta – ha detto il governatore – e su questo lavoreremo». L’obiettivo della proposta di legge non è solo quello di rivitalizzare il tessuto socio-culturale ed economico-produttivo dei borghi e dei centri storici, ma anche di favorire il recupero e la riqualificazione conservativa del patrimonio edilizio, e di promuovere il turismo e il soggiorno in un contesto urbano di pregio, a contatto con le comunità residenti.

Giorgia Latini

L’assessore alla Cultura Giorgia Latini ha sottolineato che il titolo del Festival evidenzia «il concetto che vogliamo trasmettere: quante storie da narrare hanno i borghi, miti, leggende, letteratura orale tramandata alle generazioni da non disperdere ma anzi da far rinascere». Inoltre ha spiegato che nell’iniziativa si innesta anche la volontà di rilanciare le compagnie e i lavoratori del mondo dello spettacolo, colpiti dalle chiusure imposte per limitare la diffusione della pandemia. Questi metteranno in scena «nuovi allestimenti dedicati ai borghi, creando quindi anche un’economia della Cultura».

«Un megafono», ha detto Latini riferendosi a MArCHESTORIE, per catturare turisti e far diventare il festival una iniziativa consolidata, «un brand culturale che identifichi il nostro territorio». Poi ha evidenziato la «sinergia con le Diocesi per la valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici e il progetto sulle residenze artistiche che costituiranno uno strumento efficace, una culla ideale per vivificare i borghi nella loro vocazione storico-artistica-culturale». 

Da oggi fino al 21 maggio i Comuni potranno inviare le adesioni al festival: almeno una ventina quelli che saranno coinvolti in questa prima fase dell’iniziativa, ma l’obiettivo, come ha evidenziato l’assessore Latini, è quello di «coinvolgere più borghi possibile, di anno in anno», con l’obiettivo di far diventare il festival un simbolo culturale della nostra regione». 

Mirco Carloni

L’assessore Mirco Carloni ha sottolineato la «visione olistica delle aree interne» e si è detto orgoglioso che «a pochi mesi dall’insediamento stiamo mantenendo fede al programma elettorale. Sui borghi dobbiamo recuperare dei ritardi strutturali e la carenza di servizi, non ultima la digitalizzazione, fondamentale per rendere funzionale questa legge che si propone di riattrarre persone e giovani nei borghi». L’obiettivo per l’assessore Carloni è quello di rendere i borghi un “place to be” ovvero un posto dove sentirsi privilegiati nel viverci, promuovendo la possibilità di fare impresa in quei territorio, una impresa sostenibile sia sul fronte ambientale, che economico. 

Oggetto delle iniziative di valorizzazione saranno i borghi con meno di 5mila abitanti, ma anche un comune di più ampie dimensioni e con più borghi può rientrare nel progetto di valorizzazione di albergo diffuso.

Iniziative che non si contrappongono a RisorgiMarche, come ha fatto notare l’assessore Latini, spiegando che si tratta di un progetto «alternativo» che non toccherà solo le aree del cratere, ma tutte le province della regione, con la finalità di promozione turistica e coinvolgendo il tessuto economico del territorio.  

IL FESTIVAL
Il festival animerà i piccoli centri del cratere, della dorsale appenninica e della costa, dal giovedì alla domenica con spettacoli a ripetizione che si svolgeranno tra le 18 e le 24, con 2 repliche a serata, per 3 giorni, durante i quali chiese e palazzi, negozi e ristoranti, teatri, musei e biblioteche resteranno aperti. Previste anche forme collaterali di intrattenimento che puntano a valorizzare i diversi aspetti della vita e della storia dei borghi, tramite visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni e offerte di prodotti tipici, tanto in ambito enogastronomico che in quello artigianale, assieme all’insostituibile tradizione immateriale del racconto, vero cuore della manifestazione.

Un progetto che rappresenta anche un’occasione di studio, ricerca, valorizzazione della musica popolare, che vede nella regione importanti espressioni di tradizione locale apprezzate in tutto il mondo. Ogni anno sarà scelto un tema diverso e il festival coinvolgerà molteplici comuni dando vita a spettacoli e manifestazioni di diversa natura. Ad essere coinvolti saranno comuni, proloco, istituti culturali, scuole, associazioni private, compagnie teatrali, musicisti e altri professionisti che operano nel settore culturale, oltre a imprese, artigiani, operatori del terzo settore.

La Regione si occuperà della promozione del progetto MArCHESTORIE, avvalendosi del supporto organizzativo dell’Amat e della Fondazione Marche Cultura.

LA LEGGE PER LA VALORIZZAZIONE DEI BORGHI
Albergo diffuso potranno diventare quelle strutture ricettive alberghiere aperte al pubblico, che forniscono alloggio in due o più stabili separati, purché ubicati nel perimetro dello stesso borgo storico e centro storico, in cui possono essere dislocate le sale di uso comune e gli altri servizi accessori generali. Queste potranno contare su un marchio unico con l’assegnazione di un “logo distintivo” per l’albergo diffuso.

Nel progetto è previsto anche il “Borgo accogliente” con il recupero e la riqualificazione dei borghi storici e dei centri storici, interventi per lo sviluppo di piccole imprese commerciali e produttive, per l’artigianato artistico, tipico e tradizionale e le professioni. Uno strumento legislativo che prevede anche la promozione e vendita dei prodotti provenienti dalla filiera corta o a chilometro utile, allo scopo di accrescere la sostenibilità ambientale del consumo dei prodotti agricoli e alimentari.

I produttori locali potranno promuovere, anche in forma associata, il consumo e la commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta e dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro utile. Sul tema del lavoro e occupazione e creazione d’impresa, la legge prevede di favorire l’occupazione dei giovani, delle persone in cerca di lavoro e inattive, compresi i disoccupati di lunga durata e le persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, residenti nei borghi storici, promuove interventi mirati.

Infine la digitalizzazione dei borghi con interventi di sviluppo del Borgo e il centro storico digitale diffuso anche mediante forme di collaborazione pubblico-privato e l’infrastrutturazione digitale degli edifici del Borgo e centro storico.

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