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Manifesto Pd, Manuela Bora si candida e scrive a Letta: «Vorrei dedicarmi alla redazione della proposta»

In vista della fase congressuale nazionale dei dem, la consigliera Manuela Bora ha scritto una lettera al segretario nazionale per partecipare alla redazione del manifesto del Pd

Manuela Bora
Manuela Bora

ANCONA – «Vorrei dedicarmi con grande impegno alla redazione della proposta del nuovo Manifesto dei valori». È quanto scrive la consigliera regionale del Pd Manuela Bora, nella lettera indirizzata e inviata questa mattina al segretario nazionale dei dem Enrico Letta.

Con il Partito Democratico che «vive un momento di profonda trasformazione» evidenzia Bora, «in questa fase così complessa, non è il momento di lasciarsi andare alla rassegnazione o allo scoramento. Al contrario, dobbiamo tutti impegnarci in prima persona per produrre quel cambiamento che auspichiamo».

Il Pd verso il congresso nazionale

Per i dem si avvicina infatti il congresso e un cambio di leadership, con l’elezione di un nuovo segretario nazionale che prenderà il posto di Letta. Il 28 ottobre la direzione del Pd ha fissato la roadmap di questo processo di rinnovamento: la prima data cruciale nel percorso costituente nazionale sarà quella del 7 novembre, quando si aprirà la strada verso il congresso, la prima fase del percorso dovrebbe concludersi invece il 22 gennaio 2023.

L’assemblea nazionale del partito eleggerà un Comitato costituente nazionale composto da personalità iscritte e non iscritte al Pd, rappresentative di vari ambiti, dal mondo del lavoro alla cultura e l’ambiente, composto secondo criteri di parità di genere, equilibrio generazionale e pluralismo politico. Comitato che avrà il compito di redigere il “Manifesto dei principi e dei valori fondanti del nuovo Pd”, per la cui stesura si è candidata la consigliera Bora.

La lettera della dem a Letta

«Ho dato al progetto del PD tutto quello che potevo, con spirito libero, generoso e trasparente essendo iscritta sin dalla sua fondazione – scrive Manuela Bora – e in questo passaggio così delicato sento di non potermi tirare indietro.
Vorrei presentare la mia manifestazione di interesse allo scopo di portare il contributo di una donna che esercita la professione di commercialista ed è Consigliera Regionale delle Marche dal 2020, dopo essere stata per 5 anni Assessora regionale allo Sviluppo Economico, Europa e Pari Opportunità. Sono stata anche la più giovane candidata del Partito Democratico alle Elezioni Europee del 2014, raccogliendo oltre 50 mila preferenze».

Ripercorrendo le tappe della sua carriera politica, la consigliera del Pd ricorda che tra gli altri incarichi e i ruoli ricoperti, «ho avuto l’onore di far parte della Conferenza sul Futuro dell’Europa e sono attualmente componente della Conferenza Nazionale delle Donne Democratiche. Ritengo di aver maturato una lunga esperienza sulle tematiche comunitarie: mi sono specializzata nella gestione dei fondi europei, di cui mi sono occupata anche da assessora regionale delle Marche. Ho rappresentato le Marche nel Comitato Europeo delle Regioni, sono stata Ambasciatrice del Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia e ho avuto l’opportunità di partecipare alla stesura delle 49 raccomandazioni COFE, in particolare per la parte dedicata all’ambiente essendo stata membro della Commissione sui Cambiamenti Climatici».

Rispetto alle tematiche di genere, spiega nella missiva «ho portato avanti tante battaglie per una vera parità di genere nella vita sociale ed economica, oltre ad essere stata protagonista della modifica della legge elettorale regionale attraverso la quale nel 2019 è stata introdotta la doppia preferenza di genere nella Regione Marche. Per via della professione che svolgo e dei ruoli di governo ricoperti, credo inoltre di conoscere bene e vivere nella quotidianità il mondo delle partite IVA, delle imprese e del lavoro. Il Partito Democratico vive una fase di profonda trasformazione e incertezza. Non è questo, tuttavia, il momento della rassegnazione. Al contrario, credo fermamente che serva il protagonismo di tutte le donne e di tutti gli uomini che ritengono il progetto del Partito Democratico assolutamente ancora valido e capace di un rilancio che possiamo costruire solo insieme, mettendo a disposizione le nostre competenze e la nostra voglia di fare».

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