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Malattie sessualmente trasmissibili, Giacometti: «Raddoppiate le diagnosi di sifilide, gonorrea, herpes e papilloma»

Il primario della Clinica di Malattie Infettive di Torrette segnala una nuova tendenza: alcune persone hanno rapporti non protetti e per evitare l'Hiv acquistano su Internet una terapia pre esposizione

Andrea Giacometti

ANCONA – Nuove infezioni Hiv in calo, ma crescono i casi di sifilide, gonorrea, herpes e papilloma virus. A tracciare il quadro è il professor Andrea Giacometti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche.

Una tendenza che nelle Marche si sta affermando nella fase post Covid, con una intensificazione nell’ultimo anno. «Ogni settimana solo nell’ambulatorio di malattie Infettive di Torrette vediamo almeno un paio di nuovi casi di infezione di queste malattie sessualmente trasmissibili, soprattutto in persone nella fascia d’età che va dai 20 ai 50 anni» dice l’infettivologo.

Per quanto riguarda invece le nuove diagnosi di Hiv la situazione è più sotto controllo e «in reparto abbiamo mediamente una venticinquina di nuovi ricoveri l’anno in persone che hanno contratto l’infezione diversi anni prima e che non si sono mai sottoposte a test, e scoprono la positività una volta in ospedale per problematiche legate alla malattia. Le nuove diagnosi di Hiv si sono dimezzate».

Il professor Giacometti segnala una nuova tendenza nei comportamenti sessuali di alcune persone, che «per evitare di incappare nell’Hiv e avere comunque un rapporto non protetto dal profilattico, acquistano su Internet una terapia pre esposizione Hiv, che protegge da questo virus, ma non dalle altre malattie sessualmente trasmissibili, che sono in crescita».

«Stiamo vedendo un incremento delle nuove diagnosi di sifilide, gonorrea, herpes e papilloma virus – spiega -, che sono praticamente raddoppiati negli ultimi tempi, casi che riscontriamo con maggior frequenza nella fascia d’età tra i 20 e i 35 anni».

Comportamenti «rischiosi, quelli di avere rapporti sessuali non protetti specie con partner occasionali, confidando solo sulla terapia preventiva per l’Hiv, che effettivamente mostra di proteggere dal virus Hiv, ma non dalle altre infezioni sessualmente trasmissibili. Meglio usare il profilattico, per non incorrere in malattie».

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