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Ancona in lutto: addio a Emilio D’Alessio, presidente del Parco del Conero

Architetto, 64 anni, lascia la moglie e due figli. Si è spento la notte scorsa all'ospedale di Torrette in seguito ad una malattia. È stato assessore nel Comune dorico

Emilio D'Alessio

ANCONA – «Un presidente di ampie vedute. Concreto e risoluto. Di intuizioni lungimiranti e profonda capacità comunicativa». È con queste parole il direttore dell’Ente Parco del Conero, Marco Zannini, ricorda la figura di Emilio D’Alessio, l’architetto che dal maggio 2019 ricopriva la carica di presidente in seno all’ente che unisce, nel segno della tutela ambientale e paesaggistica, i Comuni di Ancona, Camerano, Numana e Sirolo, gli ambientalisti ed il mondo agricolo.

D’Alessio, 64 anni, è deceduto la notte scorsa all’ospedale di Torrette, in seguito ad una malattia. Ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona, assessore negli anni dal 1997 al 2009 e dirigente del Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio, D’Alessio lascia la moglie e due figli di 22 e 19 anni.

«Urbanista e ambientalista, un connubio dall’equilibrio sottile che solamente una personalità contemporanea ed europea come D’Alessio ha saputo trasmettere e realizzare nel suo operato alla guida dell’Ente – lo ricorda in una nota il Parco Del Conero – . Un punto di riferimento in grado di saper fare sintesi tra le tante professionalità ed esperienze che compongono il Consiglio Direttivo e la squadra da lui stesso coordinata fino agli ultimi giorni con encomiabile dedizione».

A ricordare lo spessore umano di D’Alessio è anche l’ex sindaco di Numana Mirko Bilò, membro del direttivo dell’Ente Parco del Conero negli anni fra il 2004 e il 2009: «Lo ricordo come una persona che metteva grande passione nel suo lavoro, spinto dal suo desiderio di tendere al bene della collettività e del territorio. Sono vicino alla sua famiglia per l’importante perdita».

Al ricordo si aggiunge anche l’ex rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, componente dell’Ente Parco del Conero. «Ho avuto modo di conoscere l’architetto Emilio D’Alessio solo da pochi anni, da quando entrambi siamo entrati a far parte del Consiglio Direttivo del Parco del Conero. Ne ho immediatamente apprezzato le capacità e le competenze professionali che ha subito messo a disposizione per la gestione del Parco, non solo per riprendere le attività ordinarie ma soprattutto per dare nuovo slancio e introdurre nuove prospettive. Nel suo ruolo di presidente ha cercato di avvicinare le persone al Parco per farne comprendere il valore e le potenzialità soprattutto per il territorio. Abbiamo perso una persona di valore».

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sulla sua pagina Facebook, dopo che la notizia si è diffusa rapidamente in città, lasciando chi lo conosceva e apprezzava nello sconforto.

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