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Lavoro nelle Marche, interpellanza del dem Mastrovincenzo per giovani e donne

Il consigliere regionale del Pd esprime preoccupazione per i dati dell'Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro sul primo trimestre 2023 che evidenziano una diminuzione del tasso di attività (-1,4%) e del tasso di occupazione, con contrazione marcata dell'occupazione femminile (-3,3%),

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

ANCONA – «Cosa sta facendo la Giunta Acquaroli per il lavoro nelle Marche? In particolare, quali interventi sta attivando per favorire l’occupazione femminile e giovanile e per sostenere i lavoratori più fragili? Sono le domande contenute nell’interpellanza che ho presentato stamattina, sottoscritta da tutto il Gruppo del Partito Democratico». Lo afferma il consigliere regionale Pd Antonio Mastrovincenzo.

«I dati dell’Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro riferiti al primo trimestre 2023 – dice – destano preoccupazione: evidenziano infatti, rispetto allo scorso anno, una diminuzione del tasso di attività (-1,4%) e del tasso di occupazione, una contrazione marcata dell’occupazione femminile (-3,3%), un calo del numero delle assunzioni in tutte le province (-6%), accentuata per la componente giovanile delle donne (14,8%)».

Indicatori «negativi che non dovrebbero essere sottovalutati: proprio sul tema del lavoro come priorità per le Marche, la giunta regionale era stata impegnata dal Consiglio regionale, grazie ad una mozione del gruppo Pd, approvata all’unanimità dall’Aula, ormai due anni fa». L’atto di indirizzo, prosegue il dem, «prevedeva l’attivazione di interventi di sostegno, riqualificazione e rioccupazione per coloro che purtroppo hanno perso o rischiano di perdere il posto di lavoro, la promozione di misure specifiche per l’inserimento lavorativo di giovani e donne e il sostegno per garantire il diritto al lavoro delle persone con disabilità. A distanza di due anni molti interventi, che il Partito Democratico aveva proposto e su cui il Consiglio regionale aveva impegnato la Giunta, non sono stati attivati o non sembrano essere attuati in modo adeguato: in particolare per quanto riguarda l’occupazione femminile e la parità retributiva di genere, l’inserimento lavorativo dei neolaureati con progetti che coinvolgano le Università, la formazione di nuove competenze rispondenti alle reali esigenze del tessuto produttivo, il potenziamento dei Centri per l’Impiego, la collaborazione tra diversi settori per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, l’incentivazione di modelli organizzativi che valorizzino il welfare territoriale».

Secondo il dem «a più di un anno dall’attivazione del programma GOL (previsto dal Pnrr per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro che si rivolge in particolare a lavoratori con ammortizzatori sociali, lavoratori fragili e persone disoccupate) ancora non sono stati attivati i percorsi per promuovere l’occupazione delle persone disabili, dei lavoratori ‘svantaggiati’ e per quelli in cassa integrazione, al contrario di quanto già fatto da altre Regioni. Assolutamente deficitaria infine – spiega – l’azione della Giunta regionale per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Nei primi sette mesi dell’anno nelle Marche ci sono stati purtroppo 14 morti, 10mila infortuni e un aumento del 18% delle malattie professionali: servono più addetti alla prevenzione, più risorse, più formazione. Il Partito Democratico continuerà a battersi su questi temi – annuncia – facendo proposte e chiedendo risposte concrete che continuano a non arrivare nonostante gli impegni assunti in Consiglio regionale».

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