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Lavori pubblici, approvato il programma triennale. Acquaroli: «Opere strategiche per i territori»

Tra gli interventi programmati, edilizia sanitaria, sistemazione di fiumi e argini per ridurre il rischio idrogeologico, infrastrutture verdi, mobilità dolce e riqualificazioni

Immagine di repertorio

ANCONA – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il programma triennale dei lavori pubblici 2022-2024 che finanzia con 139 milioni di euro 73 interventi che vanno dall’edilizia sanitaria, alla mobilità leggera, dalla mitigazione idraulica alla difesa del suolo. Un piano che ha registrato il voto contrario del Pd, eccetto che del consigliere regionale Fabrizio Cesetti che invece si è astenuto come anche la consigliera del M5s Marta Ruggeri e il consigliere di Rinasci Marche Luca Santarelli. Qualche polemica in Aula da parte del Pd per l’assenza dell’assessore Francesco Baldelli, non presente per problemi di salute.

Ad illustrare l’atto in Aula sono stati per la maggioranza il consigliere FdI Andrea Assenti e per la minoranza la consigliera Pd Micaela Vitri. Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli nel suo intervento ha parlato del programma come di un piano «interessante che può avere luci e ombre» ma «è stato messo in campo tutto quello che potevamo con la programmazione attuale». «Opere strategiche per i territori per i quali non c’era ragione di interrompere l’iter» ha aggiunto.

Per il relatore di maggioranza Andrea Assenti le risorse messe sul tavolo «contribuiranno a rafforzare il volto della nostra Regione. Non un libro dei sogni, come spesso viene definito l’elenco triennale dei Lavori pubblici, ma progetti concreti con i quali mettiamo a terra risorse importanti». 

Tra gli interventi programmati circa 48,5 milioni di euro per l’edilizia sanitaria, circa 39,5 milioni di euro interventi su fiumi e argini per ridurre il rischio idrogeologico; 31,5 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture verdi e di mobilità dolce e 18,5 milioni per riqualificazioni del patrimonio edilizio. 

I consiglieri regionali FdI Carlo Ciccioli e Marco Ausili

«La filosofia della Giunta di centrodestra, guidata dal Presidente Acquaroli – ha detto Assenti – che ringrazio insieme all’assessore Francesco Baldelli per aver dato un’accelerata a un settore vitale per le Marche avendo cura e rispetto per ciascun territorio, mettendo a terra tutte le risorse disponibili, tra fondi comunitari, nazionali e regionali, ha un duplice obiettivo: migliorare la dotazione infrastrutturale della Regione e la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico; sostenere le imprese e i professionisti in una fase delicata, mettendo in circolazione risorse importanti».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli e il consigliere FdI Marco Ausili hanno sottolineato che «gli oltre 49 milioni di euro del Programma sono distribuiti tra interventi che riguardano l’edilizia sanitaria, interventi su fiumi e argini per ridurre il rischio idrogeologico, realizzazione di infrastrutture verdi e di mobilità dolce e riqualificazioni del patrimonio edilizio. La filosofia della Giunta di centrodestra, guidata dal presidente Francesco Acquaroli che ringraziamo insieme all’assessore Francesco Baldelli e all’intero Esecutivo, è chiaramente guidata dal mettere a terra tutte le risorse disponibili, tra fondi comunitari, nazionali e regionali, migliorando la dotazione infrastrutturale della Regione e la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico, sostenendo le imprese e i professionisti in una fase delicata grazie alle risorse impiegate».    

Il vicecapogruppo della Lega Mirko Bilò e la collega Chiara Biondi evidenziano che il programma di lavori pubblici «cambia passo» alla regione e che è stata rivolta una «particolare attenzione al patrimonio storico e a quello immobiliare pubblico, alla difesa del suolo e al rilancio economico della nostra terra. Interventi a tutto tondo dalla manutenzione, riqualificazione e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici, dalla messa in sicurezza idrogeologica di fiumi e torrenti, fino alla realizzazione di ciclovie e collegamenti ciclopedonali».

Dure le critiche del Pd. La consigliera dem Micaela Vitri in particolare ha sottolineato che «nonostante l’aumento degli investimenti” passati da più di 121,7milioni a più di 139 milioni, «non è chiaro dove questa giunta stia andando. Il Piano ci parla di due anni di stasi totale, nessuna novità e nulla della nuova progettazione annunciata in campagna elettorale». 

«Il Gruppo ha votato contro perché siete uguali a quelli del passato – ha detto il consigliere Fabrizio Cesetti (Pd) – , non c’è novità e non c’è anima, ma non siete uguali a quelli del passato, magari, qui manca il coraggio del cambiamento e la responsabilità della continuità condivisa: nel passato c’era l’anima e la visione, quella del piano triennale delle opere pubbliche inserito nel bilancio e nel defr».  Cesetti in particolare ha attaccato la maggioranza sostenendo che «il centrodestra ha approvato il nulla» e che sul fermano «le uniche opere strategiche sono gli ospedali di Fermo e Amandola finanziati dalla precedente amministrazione regionale».

«Generalmente il Piano Triennale dei Lavori pubblici approvato nel secondo anno della legislatura è centrale e strategico per la maggioranza che governa la Regione. Oggi, invece, il centrodestra marchigiano ha approvato il nulla. Sì, il nulla, perché la realizzazione di interventi per soli 9 milioni di euro nel 2021 e lo stanziamento di 49 milioni di euro per il 2022 su un bilancio di oltre 5 miliardi euro significa aver deliberato una pianificazione vuota, facendo perdere alle Marche una grande opportunità. A maggior ragione se la si compara a quella molto più corposa della precedente Amministrazione regionale».

Secondo Cesetti «la maggioranza non ha fatto altro che adempiere a un proprio dovere burocratico, dimenticando completamente la progettualità. Quella progettualità che si fonda sulle idee e, in particolare, sull’idea di futuro che caratterizza chi fa politica, non chi, come la giunta regionale, si limita a svolgere il compitino preparato dagli uffici tecnici. Di colpo sono scomparse non solo promesse elettorali, ma anche le roboanti dichiarazioni di intenti con cui l’assessore Baldelli, fin dall’inizio del suo mandato, ha fantasticato di opere faraoniche e strategiche per la nostra regione. E colpisce che quel poco che di buono c’è nell’atto approvato, sia quasi interamente attinto dalla pianificazione della precedente Amministrazione. Nient’altro, neppure un intervento per risolvere i problemi denunciati dal ministro leghista Giorgetti durante la sua ultima visita nelle Marche».

«Il caso del fermano – conclude Cesetti – è emblematico. Il centrodestra non ha messo un solo euro per le infrastrutture di questo territorio e le uniche due opere pubbliche, peraltro prossime a essere ultimate, riguardano gli ospedali di Fermo e Amandola, finanziate da me in qualità di assessore al Bilancio della giunta Ceriscioli, rispettivamente con 110 e 20 milioni di euro. Anche le restanti opere annunciate come le ciclovie, le scogliere, la viabilità di adduzione sono state programmate e finanziate dalla precedente Amministrazione regionale. Credo che chiunque sia intellettualmente onesto può cogliere le profonde differenze tra il prima e il dopo».

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