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Kawasaki, 5 casi al Salesi da inizio pandemia. Due bambine in rianimazione negli ultimi giorni

Una bambina di 10 anni verrà trasferita alla cardiologia di Torrette, mentre una piccola che non ha ancora tre mesi è in condizioni stabili ma preoccupanti. Il primario Simonini spiega quali sono i sintomi

L'ospedale pediatrico Salesi di Ancona

ANCONA – Sono 5 i casi di bambini con sindrome di Kawasaki giunti all’attenzione dei sanitari del Salesi da inizio pandemia, due dei quali nelle ultime 2 settimane. Gli ultimi ricoveri hanno riguardato una ragazzina di 10 anni e una bambina di neanche 3 mesi quest’ultima «in condizioni stabili ma preoccupanti» spiega il primario della Rianimazione Alessandro Simonini. La piccola era arrivata al Salesi sabato con febbre alta che non rispondeva ai farmaci ed è stata ricoverata nel reparto dell’ospedaletto di Ancona dove viene trattata con immunoglobuline e cortisonici.

La patologia infiammatoria che colpisce i vasi sanguigni ha provocato nella bambina «la dilatazione delle coronarie» per questo i sanitari stanno monitorando attentamente il caso: «La situazione sta progredendo – spiega il primario –  dobbiamo fermare la malattia prima che crei ulteriori danni». Un lavoro di squadra che vede impegnati anche i pediatri Ines Carloni e Salvatore Cazzato, primario della Pediatria. Nella bambina è stata riscontrata una positività al covid-19.

In dimissioni dal reparto per essere trasferita alla cardiologia di Torrette la bambina di 10 anni, ricoverata da due settimane al Salesi. Una patologia, quella Kawasaki, che è stata osservata da inizio pandemia nei bambini poi risultati positivi al covid-19: «Sicuramente in questo ultimo periodo ne stiamo vedendo di più, ma non posso dire con certezza che siano correlate al covid» spiega, precisando che la sintomatologia vede spesso febbre alta, eruzione cutanea, dermatite, congiuntivite e che la patologia può portare a disturbi cardiologici con lesioni «che a volte possono rimanere».

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