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Italia Viva attacca Acquaroli sull’obbligo vaccinale, Bitti: «Dalla Giunta messaggi contrastanti sui vaccini»

Attacco del coordinatore del partito di Ancona dopo le dichiarazioni rilasciate a SkyTg24 dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sull'obbligo vaccinale 

Matteo Bitti, coordinatore Italia Viva Ancona

ANCONA – Polemica di Italia Viva sulle dichiarazioni del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli sull’obbligo vaccinale rilasciate questa mattina a SkyTg24.  Il governatore ha ribadito la sua posizione sul tema spiegando che «la volontarietà è una scelta giusta, ma dev’essere una volontarietà vera e non dev’essere condizionata da una serie di iniziative che rendono impossibile la vita a chi non si vaccina: l’obbligo è un elemento che in questa fase non andrei a considerare».

Dichiarazioni che però fanno storcere il naso al coordinatore dorico di Italia Viva, Matteo Bitti: «Forse il presidente Acquaroli dimentica le terapie intensive piene e il lockdown duro che abbiamo avuto – afferma -. Forse il presidente dimentica che la provincia di Pesaro è stata tra le prime e le più colpite del Paese nel marzo 2020. Forse dimentica che i lusinghieri dati pandemici sono stati raggiunti grazie alla campagna vaccinale e al Green pass».

Lanciandosi in un attacco politico, l’esponente del partito renziano sottolinea che la Giunta regionale sta «dando messaggi contrastanti sui vaccini forse per non urtare il loro elettorato in parte no-vax e questo atteggiamento è inaccettabile oltre che molto rischioso».

«Un’altra operazione di marketing è quella delle terapie domiciliari – prosegue -, sbandierate dall’assessore Saltamartini che sembra strizzare l’occhio al movimento per le cure domiciliari; un movimento nato di fatto per mascherare i no-vax dietro una enorme bufala. Mi auguro proprio che non sia così e gradirei una presa di distanza da quel mondo».

Bitti non tralascia però di lanciare una frecciatina in direzione del Pd: «Le Marche sono un terreno di sperimentazione della destra populista, purtroppo destinata a durare nel tempo vista la timidezza della azione di opposizione. Speriamo in un veloce risveglio delle migliori forse riformista della regione».

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