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Istat, popolazione in calo nelle Marche: in 10 anni perso il 3,4% dei residenti

Rispetto al 2020 i dati censuari evidenziano un decremento di 8.670 persone residenti nella regione. A livello provinciale, Ancona perde 2.732 residenti, seguita da Macerata (-2.424) e Fermo (-1.416)

Popolazione (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)

ANCONA – La popolazione è in calo nelle Marche e raggiunge quota 1milione e 487.150 residenti. Il dato emerge dall’analisi Istat relativa al Censimento al 31 dicembre 2021. Il calo di residenti nella regione in un anno (2020-2021) ammonta a un -0,6%, pari a 8.670 residenti in meno, ma si fa più consistente ampliando il raggio di osservazione a 10 anni (2011-2021): in questo caso, infatti, il calo è del -3,4%.

La provincia di Ancona è quella che perde la fetta maggiore di residenti (-2.732) seguita da Macerata (-2.424) e Fermo (-1.416), che registrano anche il maggiore decremento relativo (-0,8%). Il tasso di mortalità invece è rimasto pressoché stabile: ed è passato dal 13,3 per mille del 2020 al 13,2 per mille del 2021, con un picco del 14 per mille nella provincia di Fermo.

Le donne sono il 51,2% della popolazione residente e superano gli uomini di circa 36mila unità soprattutto a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è alzata rispetto al 2020, passando da 47,1 a 47,3 anni. Pesaro e Urbino è la provincia più giovane (46,9 anni), Ascoli Piceno e Fermo quelle più anziane (oltre i 47 anni e mezzo).

Gli stranieri nelle Marche sono 126.820 in calo (-3.642) rispetto al 2020 e rappresentano 8,5 cittadini ogni 100 censiti. Per quanto riguarda la provenienza arrivano da 161 Paesi, prevalentemente dalla Romania (18,5%) e dall’Albania (11,0%).

Secondo l’Istat il calo di popolazione nelle Marche è legato a una «una serie di norme, con risvolti sul piano economico e amministrativo nonché elettorale dei comuni», ovvero la riduzione del numero dei comuni da 239 a 225. Sono 25 i comuni che hanno fatto registrare un cambio di classe demografica transitando in quella di ampiezza inferiore, compreso il comune di Ancona che è sceso sotto la soglia dei 100mila abitanti.

Tra il 2020 e il 2021 solo 50 comuni non subiscono perdite di popolazione e tra questi non è presente alcun capoluogo di provincia. Invece in più di tre comuni su quattro la popolazione diminuisce: in valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Ancona (-871), Macerata (-576) e Ascoli Piceno (-469); in termini relativi nei comuni di Bolognola (-5,2%) e Moresco (-4,0%).

Ad incidere è anche l’andamento negativo delle nascite: tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è sceso da 6,3 a 6,2 per mille e il numero di nati è calato di 210 unità. A livello provinciale il tasso diminuisce in tutte le province, tranne in quella di Pesaro e Urbino; il valore più elevato si registra nella provincia di Macerata (6,6 per mille), valore comunque inferiore alla media nazionale (6,8 per mille).

Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 4,2% dei residenti; il 27,1% dei residenti ha conseguito il diploma di licenza media, il 36,4% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 16,4% possiede un titolo accademico. Diminuiscono gli occupati rispetto al 2011 (15mila persone in meno, -2,3%), soprattutto fra gli uomini (-3,3%); si riducono anche le persone in cerca di occupazione (-18,5%), in particolare per la componente femminile (quasi 7mila unità in meno, pari al -20,4%).

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