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Internet Governance Forum, Sabatini: «Umanesimo digitale per valorizzare il settore produttivo e della conoscenza» – VIDEO

I risultati dell'evento marchigiano saranno oggetto di discussione nel corso del 17esimo IGF globale dell’Onu, che si terrà dal 28 novembre al 2 dicembre ad Addis Abeba, in Etiopia

ANCONA – L’importanza della digitalizzazione per lo sviluppo delle imprese e dei territori, è stato uno dei temi centrali dell’Internet Governance Forum (IGF) 2022, che per la prima volta si tiene nelle Marche, in Ancona (alla Loggia dei Mercanti), sotto l’egida della Camera di Commercio delle Marche che ha promosso l’importante evento, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.

Presenti tra gli altri, il senatore Guido Castelli, il prefetto di Ancona Darco Pellos, l’assessore della Regione Marche con deleghe allo Sviluppo Economico e Digitalizzazione Andrea Maria Antonini, il segretario generale Unioncamere Giuseppe Tripoli, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Vincenzo Garofalo, insieme a rappresentanti delle associazioni di categoria e alle Autorità militari.

Una due giorni (18 e 19 novembre) ricca di riflessioni e dibattiti che spazia su temi di grandi attualità: dalla Cybersicurezza alla crescita digitale delle imprese, dai big data alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, dalla telemedicina, all’impatto delle nuove tecnologie sul settore agroalimentare, passando per il digital divide, l’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni, gli open data e le evoluzioni del concetto di cittadinanza digitale. 

I risultati dell’evento marchigiano saranno oggetto di discussione nel corso del 17esimo IGF globale dell’Onu, che si terrà dal 28 novembre al 2 dicembre ad Addis Abeba, in Etiopia. IGF Italia che conta circa 60 aderenti tra i più importanti stakeholder scientifici, tecnici, economici e istituzionali. è il luogo di incontro promosso dalle Nazioni Unite a partire dal 2006 per rendere internet sempre più a misura di cittadino. 

Da sx: Gian Luca Gregori Univpm), Andrea Prete (Unioncamere), Gino Sabatini (CamCom), Mattia Fantinati (IGF Italia)

«L’accesso ad Internet è uno spartiacque fra inclusione ed esclusione sociale – fa notare il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini – . Chi non è connesso, infatti, non può più esercitare pienamente i suoi diritti di cittadinanza; dal digitale dipendono il diritto al lavoro, alla salute, all’istruzione e all’informazione. L’accesso ad Internet è un elemento inscindibile dalla tutela dei diritti umani online in cui rientrano, in particolare, il diritto degli utenti di esprimersi liberamente nonché l’esercizio illimitato della partecipazione democratica e politica».

«Stiamo entrando in una digitalizzazione molto spinta» osserva «questo può essere un valore aggiunto per le attività economiche della regione Marche, ma può essere anche un momento di difficoltà per chi non riesce» ad adeguarsi. Con le innovazioni portate dal Metaverso, dalla cybersecurity e dai nuovi sistemi di gestione dei dati «dobbiamo essere bravi a non farci travolgere dalle nuove tecnologie che arriveranno, ma dobbiamo cavalcarle per poter portare nel sistema marchigiano, delle imprese, delle istituzioni, degli enti locali e delle famiglie, un umanesimo digitale moderno, che ci dia la possibilità di valorizzare sia il settore produttivo che quello della conoscenza, come le università».

Da sx: Gregori, Prete, Sabatini

Nel corso dell’evento è stato sottolineato che dalle ultime rilevazioni sui fabbisogni professionali delle imprese emerge quanto siano importanti figure professionali che oltre alle competenze specialistiche legate alla singola professione, abbiano competenze digitali, soprattutto per quanto concerne l’uso di tecnologie Internet, le capacità di gestire e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale per organizzare e valutare informazioni qualitative e quantitative, le capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie digitali robotiche, le competenze su big data analytics, internet of things, in linea con quanto previsto nel ‘Pacchetto Industria 4.0.

«La nostra missione è contribuire a rendere internet un luogo democratico, sicuro, in grado di farci crescere e di aiutarci a difendere i nostri diritti – spiega il Presidente di IGF Italia, Mattia Fantinati – La tecnologia non aspetta: pensiamo soltanto al metaverso, alla realtà aumentata o all’internet delle cose. Ecco perché come IGF Italia siamo impegnati su mandato delle Nazioni Unite nell’elaborazione delle migliori proposte per la governance di internet. Pensiamo all’importanza della tutela della privacy o al valore degli open data: una piena cittadinanza, ormai, è tale solo se è anche digitale. Lo scopo è utilizzare l’innovazione per arricchirci, secondo un principio che amo definire di ‘umanità aumentata’ e che ci spinge a migliorare sempre di più l’intima relazione che abbiamo con il cyberspazio».

Mattia Fantinati, presidente GF Italia

Il presidente di Unioncamere Andrea Prete ricorda che «il sistema camerale ha maturato la consapevolezza che le reti e le competenze digitali, insieme alle tecnologie 4.0, sono tra i più potenti fattori che agevolano lo sviluppo locale e la competitività del sistema produttivo. Il digitale, infatti, innova l’attività delle imprese, migliora la vita dei cittadini, è indispensabile ai giovani per inserirsi nel mondo del lavoro.  Per questo, nell’ambito del programma delle Nazioni Unite e per iniziativa lanciata da IGF Globale, il 25 novembre, sarà avviata in 10 classi degli Istituti professionali di diverse città (tramite i protocolli che Unioncamere ha sottoscritto con le reti degli ITS, ad esempio della meccatronica, agrario, turistico) la prima edizione della “Scuola di Internet per le scuole”, rivolta agli studenti del triennio delle scuole secondarie superiori.   Un esempio concreto dell’impegno di investire per una cultura digitale responsabile fin dalla scuola e sensibilizzare i giovani studenti alla importanza dell’investimento formativo per le competenze digitali».

«La nostra regione può migliorare sul fronte delle infrastrutture digitali, in particolar modo nelle zone interne – dice il rettore Univpm Gian Luca Gregori -. A questo si aggiunge il tema delle competenze su cui l’Università Politecnica delle Marche sta lavorando molto, offrendo corsi che vanno in quella direzione, con un approccio multidisciplinare che mette insieme competenze di aree differenti. Vanno in questa direzione i 6 nuovi corsi, due Centri interdipartimentali e 22 Spinoff che operano nel settore ICT o con tecnologie ICT applicate ad altri settori tecnici, su 60 costituiti in totale dall’Ateneo».

Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli nel sottolineare i limiti infrastrutturali presentii delle Marche, sia a livello viario (autostradali, ferroviarie, aeroportuali ferroviarie) che digitali osserva che «una strada richiede più tempo del realizzare una rete digitale. Le infrastrutture immateriali non sono meno urgenti e sono necessarie a imprese, giovani, a tutti gli attori dello sviluppo del territorio. Sfida digitale può essere affrontata in modo relativamente agile e veloce purché la si affronti in forma aggregata».

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