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Influenza stagionale, Marche tra le regioni più colpite. L’assessore alla Sanità: «Nessuna carenza di vaccini»

L'incidenza dei casi nelle Marche tocca quota 19,72, i più colpiti sono i bambini tra 0 e 4 anni. A disposizione per la vaccinazione 374mila dosi

ANCONA – L’influenza stagionale sta colpendo duro nelle Marche, dove è interessata una fetta importante della popolazione sia pediatrica che adulta. La regione, infatti, è tra le sette italiane in cui l’incidenza ha superato la soglia di massima intensità (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Marche, Abruzzo). L’incidenza dei casi nelle Marche tocca quota 19,72, i più colpiti sono i bambini tra 0 e 4 anni.

Sono 374mila le dosi di vaccino antinfluenzale a disposizione nelle Marche, con possibilità di essere incrementate ulteriormente. Lo rende noto la Regione. La campagna vaccinale antinfluenzale nelle Marche è partita il 18 ottobre ed oltre che negli ambulatori dei medici di famiglia è possibile vaccinarsi nelle farmacie. Sono 138 le farmacie che hanno aderito alla campagna vaccinale, 133 delle quali anche per la vaccinazione Covid.

La Regione fa sapere che le farmacie hanno ricevuto finora oltre 5.500 dosi da somministrare su loro richiesta, in quanto nelle farmacie la vaccinazione antinfluenzale richiede una prenotazione ricorda l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, il quale rassicura sul fatto che «abbiamo scorte a sufficienza per soddisfare la domanda e non registriamo alcun tipo di carenza».

«Per vaccinarsi contro l’influenza – aggiunge l’assessore _ non ci sono solo le farmacie: come ogni anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale è affidata principalmente ai Medici di Medicina Generale e ai Pediatri di Libera Scelta. I Servizi Igiene e Sanità Pubblica collaborano alle attività e il vaccino può essere somministrato anche presso i Punti Vaccinali di Popolazione (PVP) in concomitanza con la vaccinazione anti SARS-CoV-2». 

Possono vaccinarsi contro l’influenza le persone over 60 anni, e le categorie per le quali è prevista la vaccinazione. soggetti di età pari o superiore ai 60 anni e a tutte le altre categorie previste: i residenti di strutture per anziani e lungodegenza, le persone ad alto rischio di complicanze o di ricovero ospedaliero correlato all’influenza, i familiari e contatti di soggetti ad alto rischio di complicanze, le donne in gravidanza, gli operatori sanitari  e gli altri soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e i donatori di sangue.

La vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata anche ai bambini nella fascia di età 6 mesi – 6 anni, per proteggere la popolazione pediatrica (che attualmente è la più colpita dall’influenza) e per ridurre la circolazione del virus influenzale (per la fascia pediatrica ci sono 7500 vaccini spray nasale).

«Per queste categorie – conclude Saltamartini – il vaccino è gratuito, ma chiunque può vaccinarsi dal proprio medico, o in farmacia, presso i servizi di igiene e sanità pubblica o presso i punti vaccinali di popolazione. In base alle condizioni soggettive è bene valutare l’opportunità di vaccinarsi: la priorità deve essere mettere in sicurezza le categorie più deboli, prevalentemente anziani e fragili».

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