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Influenza, nelle Marche due picchi. Menzo: «Quest’anno più intensi del solito»

Il primo picco da influenza A (H3N2) è avvenuto nel mese di dicembre, il secondo picco a febbraio quando si sono sovrapposti due ceppi virali, l'influenza A e B

«Nelle Marche la variante Covid Xbb1.5 (Kraken) sta sostituendo BQ.1 (Cerberus, ndr)». Lo spiega il virologo Stefano Menzo. In base ai dati ottenuti nel corso dell’ultima survey dell’Istituto Superiore di Sanità, nella regione al momento sono prevalenti queste due varianti, con Kraken che da un terzo è passata a due terzi, come presenza nei campioni positivi al virus del Sars-Cov-2 (Cerberus è rilevata in un terzo dei campioni analizzati).

Per quanto l’influenza stagionale, che «quest’anno ha dato origine a picchi più intensi del solito, in quanto ha trovato una popolazione meno immunizzata, viste le restrizioni degli anni passati» spiega che «sono stati superati tre picchi».

Stefano Menzo
Il direttore della Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo

Il primo picco da influenza A (H3N2) è avvenuto nel mese di dicembre, il secondo picco da due tipi diversi di influenza, la A H1N1 e l’influenza B che hanno avuto il proprio culmine nel mese di febbraio e che ora si stanno esaurendo.

Accanto a questi virus, spiega il professor Menzo stanno circolando anche altre forme virali respiratorie come «il virus sinciziale, altri coronavirus e rinovirus».

Per quanto riguarda le infezioni da streptococco, che si sono diffuse nella popolazione pesdiatrica più del solito, come i virus, Menzo spiega che «la colonizzazione più massiccia è stata favorito anche dalle concomitanti infezioni virali. Alcuni ceppi possono dare origine anche a Scarlattina e in altri casi, più rari, possono dare origine anche a una reumatica che coinvolge valvole cardiache e reni».

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