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Gli impianti sciistici restano chiusi, rabbia fra gli operatori. «È una grande presa in giro»

L'amministratore di Bolognola Ski, Francesco Cangiotti rimarca che la stazione si era adeguata ai protocolli investendo lavoro e risorse che sono andate in fumo

La stazione Bolognola Ski

ANCONA – «Vedere annullata l’apertura la sera prima per il giorno dopo è una grande presa in giro e mancanza di correttezza per tutti quelli che hanno lavorato in questi giorni». Francesco Cangiotti, amministratore di Bolognola Ski non nasconde la rabbia per la mancata riapertura delle stazioni sciistiche che avrebbero dovuto tornare in attività da oggi nelle regioni in zona gialla come le Marche.

Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un provvedimento che vieta lo svolgimento delle attività sciistiche amatoriali fino al 5 marzo 2021, data di scadenza del Dpcm del 14 gennaio 2021. Un provvedimento basato sui dati epidemiologici comunicati venerdì 12 febbraio dall’Istituto Superiore di Sanità, dai quali emerge che la variante Voc b.1.1.7, detta variante inglese, caratterizzata da maggiore trasmissibilità, rappresenta una percentuale media del 17,8% sul numero totale dei contagi in Italia.

Francesco Cangiotti Bolognola Ski

Ma gli operatori del settore che in questo modo si vedono annullare una intera stagione sono a terra e protestano: «Abbiamo lavorato per mesi per garantire l’apertura in sicurezza, con le piste anche in buone condizioni» dichiara Cangiotti. Quello di Bolognola sarebbe stato «l’unico impianto a riaprire nelle Marche» dopo che le stazioni sciistiche di Sarnano e del Monte Catria avevano già annunciato l’intenzione di non riaprire. Se prima era la scarsità di neve a mettere in rischio la riapertura, con le precipitazioni giunte nel weekend, quando le piste sono tornate ad imbiancarsi, la pandemia ha definitivamente tolto ogni chance e speranza alla stagione sciistica di prendere avvio.

L’amministratore di Bolognola Ski rimarca che la stazione sciistica in vista della riapertura aveva investito tempo e risorse economiche per essere a norma in base a quanto previsto dai protocolli: «Ci siamo adeguati per il protocollo anti-covid, con la segnaletica e i software per gli skipass online, con un grande impegno economico». Una mazzata la mancata riapertura per il settore con perdite, che come afferma l’amministratore di Bolognola Ski per il solo impianto dei Sibillini si attesta intorno a «diverse centinaia di mila euro» che non potranno essere ripagati dai ristori annunciati, come evidenzia Cangiotti.

Un mezzo al lavoro questa mattina sulle piste dell’impianto Bolognola Ski

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