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Green pass esteso e obbligo vaccinale, il punto di vista dei sindacati

Dopo che il premier ha annunciato l'estensione della certificazione verde anche ad altri lavoratori, abbiamo chiesto un parere ai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil. Ecco cosa ne pensano

Italian Green Pass. EU Digital certificate Covid-19. Covid or Coronavirus vaccine certificate. Selective focus

ANCONA – Estendere il Green pass ad altri lavoratori oltre a quelli per i quali è previsto ora? Meglio l’obbligo vaccinale. È sostanzialmente un po’ questo l’orientamento dei sindacati dopo l’annuncio del presidente del Consiglio Draghi che ha preannunciato di voler procedere all’introduzione dell’obbligo vaccinale, procedendo, nell’attesa di individuare l’iter legislativo, all’estensione della certificazione verde. 

Barbaresi (Cgil): «Obbligo vaccinale per mettere tutti in sicurezza»

Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche

«Il Presidente del Consiglio si è espresso in modo netto sulla possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale – dichiara Daniela Barbaresi, segretaria generale Cgil Marche – . Ciò va nella giusta direzione visto che stiamo chiedendo da tempo un’apposita legge sull’obbligo vaccinale per mettere tutti in sicurezza. Vorrei rimarcare che i vaccini possono salvare la vita e sono il principale strumento di contrasto alla diffusione del virus e vaccinarsi è un fondamentale atto di responsabilità individuale e collettiva».

Barbaresi annuncia che il sindacato sta avviando una campagna di sensibilizzazione a sostegno della vaccinazione contro il Covid-19, ma sottolinea che è fondamentale che le persone «si vaccinino in modo consapevole e convinto». «Occorre convincere e rassicurare gli indecisi – prosegue – , ma per introdurre l’obbligo vaccinale serve un intervento normativo che chiediamo da tempo». 

Fondamentale poi, come rimarca la segretaria generale Cgil Marche, «rispettare tutte le misure di prevenzione previste dai protocolli nazionali di sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dalla mascherina, dall’igienizzazione delle mani, dal distanziamento, ecc.».

Mazzucchelli (Uil): «Basta annunci, la politica decida»

Claudia Mazzucchelli, segretaria regionale Uil Marche

«Basta annunci, la politica decida». Claudia Mazzucchelli, segretaria regionale Uil Marche sottolinea che da tempo il sindacato chiede alla politica di prendere una posizione chiara in materia di vaccinazione. L’estensione del Green pass anche ad altre categorie di lavoratori è «una mezza misura» che rischia di alimentare i dubbi di chi ancora non si è vaccinato.

«L’informazione contraddittoria, che in alcuni casi vede come protagonisti anche esponenti istituzionali – spiega – ha destabilizzato le persone: se da un lato c’è chi è convintamente no-vax, dall’altro c’è anche una zona grigia costituita da perone che non sono in grado di destreggiarsi tra queste informazioni discordanti e contradditorie e che quindi sono giustamente spaventate».

Per questo il sindacato invoca da parte della politica «una decisione netta e non mezze misure che non aiutano nessuno e che, anzi, incentivano malessere e decisioni confuse fra la popolazione». «ll vaccino è la via maestra per uscire dalla pandemia di Coronavirus e per garantire coloro che non possono vaccinarsi. La Uil da tempo sta chiedendo al Governo italiano di intraprendere una decisa azione all’interno dell’Unione Europea per arrivare, in tempi brevi, alla deroga sulla proprietà intellettuale dei brevetti, con l’obiettivo di rendere il vaccino accessibile a tutti gli abitanti del Mondo».

La sindacalista con l’occasione cita il caso emblematico delle mense aziendali nelle quali è previsto il Green pass.- Mazzucchelli fa notare che ci sono persone che lavorano gomito a gomito per otto ore e poi in mensa non possono mangiare insieme perché magari uno di loro non ha il pass: mense aziendali dalle quali i lavoratori sprovvisti di Green pass restano fuori «costretti ma mangiare in auto o sul posto di lavoro, quando le mense sono oltretutto soggette ai protocolli di sicurezza nazionali».

Rossi (Cisl): «Se non dovesse bastare, obbligo vaccinale»

Sauro Rossi, segretario generale Cisl Marche

«Riteniamo il vaccino uno strumento molto importante per contenere l’epidemia – afferma Sauro Rossi, segretario regionale Cisl Marche – per questo strumenti come il Green pass che in qualche modo promuovono la vaccinazione, sono ben visti. Ora si tratta di vedere dopo l’annuncio entro quali termini il governo interverrà». 

Secondo il sindacalista infatti, sia per l’obbligo vaccinale che per il Green pass «serve una norma di legge che ampli la platea delle persone a cui adesso si rivolge la certificazione verde. Valuteremo la norma quando la conosceremo perché occorre gestire la situazione in maniera accurata». 

Anche Rossi evidenzia le criticità che si sono venute a creare con il Green pass nelle mense aziendali, visto che la certificazione verde «ha creato all’interno dei luoghi di lavoro delle tensioni». Il sindacalista non si dice contrario al pass, perché come evidenzia si tratta di uno strumento nato per incentivare la vaccinazione, «ma se questo non dovesse bastare bisognerà prendere in considerazione, come ha detto anche Draghi, l’obbligo vaccinale».

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