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Gelmini sulla campagna vaccinale nelle Marche: «Buon risultato. Sforzo del governo per portare a casa più dosi» – VIDEO

Il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie è stata ad Ancona per un vertice con il presidente della Regione Acquaroli e il commissario per la ricostruzione Legnini. Ecco cosa ha detto della campagna vaccinale e delle riaperture delle attività commerciali

ANCONA – «Il fatto che in questa regione il 76% degli over 80 abbia visto la somministrazione di almeno una dose di vaccino e che più della metà sia già stato vaccinato anche con la seconda dose, è sicuramente già un buon risultato». Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini, a margine del vertice ad Ancona a Palazzo Raffaello con il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e il commissario per la ricostruzione, Giovanni Legnini.

Parlando della campagna vaccinale il ministro ha sottolineato il buon lavoro compiuto dalla Giunta regionale: «Dobbiamo fare sicuramente molto di più – ha detto -, ma dobbiamo soprattutto avere fiducia nella scienza e sapere che il vero rischio è non vaccinarsi».

Mariastella Gelmini ha rimarcato l’impegno del governo per arrivare ad immunizzare la popolazione il più rapidamente possibile, cercando di ottenere una fornitura maggiore di sieri. «Siamo passati da 180 a 300 mila somministrazioni al giorno e le Regioni sono pronte anche ad arrivare a 400mila e c’è uno sforzo del governo per portare a casa più dosi possibili».

Sollecitata dai giornalisti sull’eventuale ritardo dell’Italia nella campagna vaccinale, rispetto agli altri Paesi europei, Gelmini, ha spiegato che «il problema è che oggi non sono ancora disponibili i quantitativi di dosi che ci servirebbero», ma ha sottolineato l’incalzare del premier Draghi, in pressing sull’Europa, affinché i contratti siglati con le big pharma «possano essere rivisti» e si possa lavorare con le industrie farmaceutiche «per portare a casa più vaccini possibili».

Il ministro ha sottolineato che il sistema delle Regioni sta facendo la propria parte e che c’è «un’ottima collaborazione con il commissario Figliuolo, che sta correndo da una parte all’altra del Paese, supportando anche con delle task force le Regioni laddove ce ne sia bisogno», puntualizzando che «il meccanismo funziona e la logistica pure». L’auspicio espresso è che dalla seconda metà di aprile «i vaccini arrivino in quantità adeguata per poter arrivare a quel quantitativo massimo che ci garantisce l’immunità di gregge entro settembre».

Toccando il tema della crisi economica e delle attività afflitte dalle chiusure imposte per limitare la diffusione del virus, il ministro per gli Affari Regionali ha annunciato che il governo sta varando uno scostamento di bilancio «importante» a sostegno di queste imprese, inoltre sottolineando l’importanza di arrivare all’obiettivo riapertura, ha legato questa possibilità all’andamento dei contagi e della campagna vaccinale. Secondo Gelmini per arrivare a questo obiettivo occorre prima «mettere in sicurezza la salute dei più fragili, altrimenti rischiamo di allungare il tempo delle chiusure».

«L’aver individuato le categorie prioritarie – ha spiegato – vuole mettere ordine, imprimere velocità, dare uniformità nell’agire di tutte le Regioni». Una accelerazione cruciale in vista della stagione estiva: il ministro ha rilanciato la proposta del passaporto vaccinale e, sollecitata dai giornalisti, sulla proposta del collega del Turismo Garavaglia di istituire “isole covid-free” sul modello greco, Mariastella Gelmini si è detta maggiormente propensa al pass vaccinale: «Tutti vogliamo le isole covid free, vogliamo un’Italia covid free, però se vogliamo evitare la confusione e il caos credo che le regole che il governo ha individuato debbano essere rispettate».

«È giusto pensare al turismo e lo faremo dentro il prossimo Decreto Sostegno – ha spiegato – mettendo in campo delle misure per valorizzarlo. C’è la volontà di dare una mano al turismo, ma nel modo giusto».

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