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Fincantieri, al via 50 tamponi a settimana. Fiom: «Sono pochi per 4mila lavoratori»

Il segretario regionale Beldomenico, spiega che anche se si tratta di un primo passo, il numero dei test è troppo esiguo e i sindacati auspicano ulteriori aperture da parte dell'azienda

L'area Fincantieri al porto di Ancona
L'area Fincantieri al porto di Ancona

ANCONA – Partiranno fra pochi giorni gli screening sui lavoratori Fincantieri del cantiere di Ancona, volti a rilevare e circoscrivere tempestivamente i casi positivi al covid-19. Si tratta dell’epilogo di una intensa protesta promossa da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil che chiedevano da tempo il controllo dei dipendenti della cantieristica dove ogni giorno lavorano circa 4mila persone e dove si sono registrate più di 35 contagi. Un epilogo che però non soddisfa le parti sociali che lo ritengono non adeguato.

La paura dilagante fra i lavoratori avevano spinto i sindacati a promuovere una giornata di sciopero l’8 ottobre scorso, per chiedere screening periodici che l’azienda ha finalmente concesso, ma che si svolgeranno sotto forma di controlli settimanali attraverso 50 tamponi molecolari eseguiti a campione tra i lavoratori dei reparti più a rischio. Fincantieri lo ha comunicato alle parti sociali nel pomeriggio di ieri, durante l’incontro che si è svolto in videoconferenza con il vice prefetto Clemente di Nuzzo, i sindacati, i carabinieri del Nas, l’ispettorato del lavoro, l’Asur e l’Inali.

Ma i sindacati non si dicono soddisfatti. «Anche se è un primo passo, il numero di tamponi è troppo esiguo, rispetto alla mole di lavoratori impegnati ogni giorno nel cantiere» commenta il segretario regionale Fiom Cgil, Tiziano Beldomenico. «Con questi numeri facciamo fatica a fare un punto zero» spiega, visto «l’alto rischio di contagio covid dell’area portuale e nello specifico dello stabilimento Fincantieri, per le complessità della gestione e controllo dei dipendenti delle ditte d’appalto».

I sindacati chiedono una campagna di test sierologici, sia per i lavoratori diretti che per quelli in appalto, il ripristino delle turnazioni per la gestione
entrata/uscita, l’incremento dei mezzi pubblici e la necessità di comunicare dove si verificano i casi di positività.

Positivo secondo i sindacati l’annunciato monitoraggio da parte del Prefetto di Ancona che intende mantenere un tavolo continuo per lo sviluppo di un piano sperimentale di sicurezza, che coinvolga anche le
organizzazioni sindacali e il Comitato Covid di Fincantieri, ma Fiom, Fim e Uilm si attendono passi avanti da Fincantieri con controlli più serrati come avvengono in altre realtà virtuose della zona, come nella cantieristica di Ferretti dove vengono eseguiti test sierologici periodici o come Ariston Thermogroup e Thermowatt dove vengono attuati screening anche qui periodici sui lavoratori. Intanto partirà anche la campagna vaccinale antinfluenzale fra i lavoratori Fincantieri, non appena saranno disponibili le prime dosi.

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