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Filisetti dall’Ufficio Scolastico regionale alla segreteria tecnica del Ministero dell’Istruzione: «Sono stati sette anni rivoluzionari»

Dopo più di 7 anni alla guida dell'Ufficio Scolastico regionale, Filisetti dal primo marzo sarà a Roma per partecipare ai tavoli di lavoro sull'autonomia differenziata e sull'autorevolezza dei docenti

Il direttore dell'Ufficio Scolastico regionale Marco Ugo Filisetti

ANCONA – Termina il suo incarico alla guida dell’Ufficio Scolastico regionale per raggiunti limiti di età, ma andrà a partecipare alla segreteria tecnica del Ministero dell’Istruzione a Roma, Marco Ugo Filisetti. L’attuale direttore dell’Usr prenderà parte ai tavoli sull’attuazione dell’autonomia differenziata e sull’autorevolezza dei docenti. Una promozione per Filisetti che da marzo assumerà il nuovo incarico a Roma. Il suo successore sarà nominato tramite una apposita procedura: Filisetti era stato nominato nel 2015 (16 dicembre) dalla presidenza del Consiglio.

«Sono stati sette anni abbastanza rivoluzionari – spiega – abbiamo realizzato nelle Marche un modello scolastico riconosciuto e caratterizzato da una capacità programmatica e organizzativa che ha portato innovazione nel sistema informativo utile ad amministrare la scuola».

Tra le sfide il direttore dell’Uffico Scolastico regionale ricorda la gestione della pandemia di Covid-19 che ha stravolto la vita scolastica imponendo un importante sforzo organizzativo ed un lavoro con il coinvolgimento e coordinamento in appositi tavoli regionali di tutti gli attori (sanità, genitori, studenti, organizzazioni sindacali etc) e poi l’istituzione di una banca dati per organizzare il trasporto pubblico locale. «Abbiamo dato un forte incremento alle relazioni con gli enti locali» dice Filisetti, spiegando «credo di aver condotto il sistema di istruzione marchigiano con corretto rigore per garantirne la migliore efficacia didattica».

In alcuni casi è finito al centro di polemiche per i suoi messaggi agli studenti… «Rivendico e ribadisco i messaggi rivolti agli studenti, collaterali al ruolo di direttore generale il cui compito è quello di garantire l’efficienza e l’efficacia del sistema e di verificare l’attuazione dell’offerta formativa».

Tra i fiori all’occhiello del suo mandato ricorda «l’incremento della pratica sportiva, l’iniziativa ‘Tutti in campo’ che da 4mila studenti è passata a 60mila delle secondarie, l’attività con le consulte provinciali degli studenti, lo studio sul ‘Genius loci’ marchigiano e poi l’esperienza per il centenario del Milite Ignoto. Siamo stati i primi ad istituire una orchestra degli studenti marchigiani, ‘Eroica’ – aggiunge, ricordando anche – l’attività di distribuzione dei computer alle scuole alluvionate con il ministero delle finanze, e la riorganizzazione dell’organico delle classi in seguito al terremoto con finanziamenti aggiuntivi».

Laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano, Filisetti, è stato dirigente di ruolo in Regione Lombardia fino al 2003 per poi occuparsi in Provincia di sistemi informativi, attività produttive e programmazione. Nel 2009 è approdato al Ministero dell’istruzione come dirigente di prima fascia e per un breve periodo è stato direttore reggente dell’Usr Calabria. È stato segretario generale Ipab Bergamo, direttore della Fondazione Isb, direttore amministrativo del Conservatorio “Donizzetti” di Bergamo e direttore del periodico d’informazione del Comune di Gorle, di cui è stato anche sindaco (Filisetti è nell’elenco speciale dei direttori responsabili annesso all’Albo dei Giornalisti della Lombardia).

Filisetti è stato anche componente dei consigli di amministrazione del Cnr e dell’Asi, del gruppo di lavoro per l’elaborazione delle linee strategiche per il sistema nazionale di valutazione del Miur e coordinatore del gruppo di lavoro Miur – Consip per le procedure di gara per i servizi esternalizzati nelle istituzioni scolastiche, componente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, della Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale presso il Mef e del Comitato interministeriale Far per il finanziamento dei progetti di ricerca.

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