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Farmacia dei servizi al via, Marche prima regione in Italia per la sperimentazione

Tre i servizi che saranno forniti gratuitamente dalle farmacie che hanno aderito, ovvero 270 su 530, oltre la metà: la verifica dell'aderenza alle terapie, lo screening del colon retto e prestazioni di telemedicina

Presentazione della farmacia dei servizi

ANCONA – Nelle Marche prende avvio la sperimentazione della farmacia dei servizi. La partenza domani, giovedì 1° giugno. «Si tratta di un progetto nazionale – spiega il presidente regionale di Federfarma, Andrea Avitabile – che la Regione Marche ha adottato in maniera completa, mentre altre regioni stanno sperimentando solo su alcuni aspetti».

Tre i servizi che saranno forniti gratuitamente dalle farmacie che hanno aderito, ovvero 270 su 530, oltre la metà: la verifica dell’aderenza alle terapie, lo screening del colon retto e prestazioni di telemedicina. Per quanto riguarda l’aderenza alle terapie, i farmacisti verificheranno che i pazienti a cui sono stati prescritti farmaci antidiabete e contro la broncopneumopatia ostruttiva, li assumano regolarmente.

L’obiettivo è quello di evitare una recrudescenza di queste due patologie che potrebbero condurre al ricovero ospedaliero, gravando sui nosocomi. Sul fronte dello screening del colon retto, fondamentale per la diagnosi di patologie importanti, come il tumore, l’azione messa in campo dalle farmacie dei servizi sarà quella di effettuare un tracciamento dei vetrini consegnati, per verificare se i pazienti si sono recati a fare il test e se non sono andati le ragioni che lo hanno impedito.

Nel ramo della telemedicina i farmacisti eseguono già delle prestazioni come l’holter cardiaco e pressorio e l’elettrocardiogramma: per i pazienti che manifestano fattori di rischio le farmacie potranno eseguire questi esami a carico della Regione. «Siamo i primi in Italia a sperimentare il protocollo nella sua interezza – aggiunge Avitabile – per questo ringrazio la Regione». Oltre a Federfarma è coinvolta anche Assofarm.

Un momento della presentazione dell’iniziativa con il sottosegretario alla Salute Gemmato in videocollegamento

«Siamo orgogliosi di essere la prima Regione in Italia ad effettuare questa sperimentazione – ha detto il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli -. La fase che stiamo vivendo è di forte difficoltà per la sanità e per l’erogazione delle prestazioni e dei servizi e, in questo contesto, la capacità di fare sinergia e squadra diventa l’elemento dirimente per colmare il vulnus che si è creato nel tempo. La prima soluzione è quella di ottimizzare le risorse a disposizione mettendo in campo tutte le energie perché la risposta prestazionale sia all’altezza delle esigenze sia nelle realtà più grandi, ma soprattutto in quelle periferiche. La rete delle farmacie è sicuramente un patrimonio da potenziare e valorizzare per fare la differenza soprattutto dove, in particolare nelle aree interne, la farmacia diventa l’unico presidio di prestazione sanitaria. Questo è quindi un inizio importante, ma come per tutti i progetti, adesso dobbiamo calarlo sul territorio per essere efficaci nel risultato creando le giuste condizioni».

Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato si è voluto collegare in videoconferenza, nel corso della presentazione dell’iniziativa, avvenuta questa mattina in Regione, per complimentarsi per quanto fatto e per portare il proprio augurio di buon lavoro.

«Abbiamo proposto il progetto un anno fa e il Ministero della Salute lo hafinanziato conn 1,4 milioni di euro – ha spiegato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini -. L’attività di sperimentazione interesserà circa 40mila utenti, ottimizzando anche la spesa farmaceutica attraverso l’uso corretto dei farmaci e il monitoraggio dell’aderenza alla terapia per il diabete e la broncopneumopatia». Previsti, tra i servizi di telemedicina anche l’autospirometria l’avvio del fascicolo sanitario elettronico.

«Ringrazio le associazioni rappresentative delle farmacie con cui abbiamo un rapporto molto stretto – aggiunge l’assessore – : senza loro non saremo riusciti nella vaccinazione contro il Covid con oltre 4 milioni di dosi somministrate. Con loro vogliamo rafforzare sempre più il rapporto per includere nuovi servizi. Anche nel piano sociosanitario abbiamo previsto un allargamento della collaborazione tenendo conto che in mancanza di medici sono il punto di assistenza più avanzato».

«Questa sperimentazione  dice Marco Meconi referente delle farmacie rurali – ha un valore particolare perché riconosce il valore anche delle aree interne della regione dove sono tanti i comuni distanti dalle strutture ospedaliere: viene garantita ai cittadini, in modo uniforme su tutto il territorio, l’efficienza e l’appropriatezza di servizi sanitari primari. La nuova legge regionale di riforma e modernizzazione della sanità, combinata con questa sperimentazione della farmacia dei servizi, delinea un ruolo sempre più centrale della farmacia nella rete di assistenza territoriale e di cure primarie».

«La legge istitutiva della farmacia dei servizi – ha sottolineato Luca Pieri vicepresidente nazionale di Assofarm che associa le farmacie pubbliche – ha prodotto importanti accelerazioni nell’evoluzione del ruolo delle farmacie di comunità, abilitandole come primo presidio sanitario di riferimento sul territorio a nuovi servizi come prima risposta sul territorio ai bisogni di salute dei cittadini, in piena integrazione organica con il sistema di salute nazionale».

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