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Elezioni regionali, Mangialardi: «Le Marche saranno nuovamente competitive»

Parte dalla Mole di Ancona la campagna elettorale del candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra. A far quadrato c'erano tutti i leader dei partiti della coalizione

Maurizio Mangialardi e la coalizione di centrosinistra

ANCONA – «Ci ritroviamo uniti come sempre, come dall’inizio di questo progetto». Con queste parole il candidato alla presidenza della Regione Marche Maurizio Mangialardi, ha aperto la campagna elettorale alla Mole Vanvitelliana ad  Ancona presentando la coalizione di centrosinistra che lo sostiene, Marche Insieme. Una colazione che punta a vincere la sfida elettorale contro un centrodestra che se prima era in vantaggio ora, nel cincischiare sulla candidatura, sta perdendo terreno a tutto vatnaggio del centrosinistra. A fare quadrato intorno a Mangialardi c’erano la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli, e i leader dei partiti Giovanni Gostoli (Partito Democratico), Gianluca Carrabs (Verdi), Maurizio Cionfrini (Partito socialista italiano), Mattia Morbidoni (+Europa), Massimo Montesi (Articolo Uno), Massimiliano Bianchini (Civici uniti per le Marche), Fabio Urbinati (Italia Viva), Emanuela Lanfranchi (Demos), Tommaso Sanna (Lista Centro), Tommaso Fagioli (Azione) e Stefano Ghio (Le nostre Marche – Italia in Comune).

«Quando ci ritroviamo tutti insieme – ha detto Mangialardi – , ritrovo quella varietà di competenze, di esperienze, di capacità, di conoscenza delle Marche, di ricchezza di idee e di aspirazioni al bene della nostra regione che contraddistingue la coalizione».

«Se penso all’inizio di questo percorso – ha aggiunto – rivedo le cose che sono state il nostro cemento e che ci consentiranno, per la loro forza, di dare alla nostra gente un governo coeso, competente, capace di guardare al futuro e di incidere nell’immediato».

Tra le priorità annunciate da Mangialardi per le Marche ci sono sviluppo economico, qualità della vita, sostenibilità ambientale, infrastrutture, nuova mobilità, nuovi collegamenti, formazione professionale, sanità più vicina alle comunità, servizi per il sociale, accesso al credito, attrazione di investimenti.

Poi il riferimento al sisma: «Sappiamo che c’è una ferita profonda da sanare, quella della ricostruzione post sisma. Questa, insieme al sostegno al tessuto economico e al rilancio della sanità, sarà la priorità non appena insediati al governo della Regione».

«Noi incideremo nell’immediato perché la nostra gente, la nostra regione ha bisogno di risposte concrete, efficaci – ha detto –  e di un governo che abbia il coraggio e la competenza di confrontarsi con un mondo che è completamente cambiato rispetto a pochi mesi fa. Le Marche saranno nuovamente competitive, nuovamente attrattive, saranno nuovamente un terreno fertile per le imprese e l’innovazione».

Maurizio Mangialardi e Massimo Montesi

Nel suo intervento il coordinatore regionale di Articolo Uno Massimo Montesi ha evidenziato i nodi da risolvere come il sisma, la sanità, il lavoro con le Marche che «tanno scivolando verso il sud»  e poi l’ambiente. Una situazione già critica, quella delle Marche secondo Montesi, sulla quale ha inciso la pandemia. «Serve un nuovo inizio, un nuovo percorso, una fase nuova, credo che tu – ha detto rivolgendosi a Mangialardi – saprai interpretare questa fase nuova per dare alla Regione Marche una prospettiva di futuro, di cambiamento, di integrazione, di sviluppo solidale, di servizi essenziali per tutti, di un mondo del lavoro più giusto, per i giovani». Montesi ha concluso il suo intervento rivolgendo un appello verso il mondo del civismo, riferendosi all’ex rettore Sauro Longh.

Da sinistra Mattia Morbidoni, Diletta Doffo e Maurizio Mangialardi

«Maurizio percorrerà l’intero percorso con i vecchi compagni di strada» commentano Mattia Morbidoni e Diletta Doffo coordinatore e vice coordinatore regionale di +Europa riferendosi alla coalizione che attualmente governa le Marche alla quale si è aggiunto proprio il movimento. «Siamo una forza politica giovane, e come tale daremo tantissimo spazio ai giovani nella nostra lista. Chi vuole portare una nuova generazione a diventare classe dirigente, potrà farlo votandoci».

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