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Ancona, ecco Oltremare: negozio di design che forma persone con disabilità. «Così realizziamo l’inclusione sociale»

II responsabile di Oltremare Pierluigi Fontana: «Per molti disabilità non fa rima con successo. Ma la storia sembra dire il contrario». Il Comune dorico: «Da sempre impegnati per l'inclusione». Sabato l'inaugurazione

La conferenza di presentazione in Comune

ANCONA – Artigianato, design e inclusione sociale: ecco Oltremare, un nuovo spazio tra Ancona e Camerano che, grazie alla produzione e alla vendita di oggetti di design, si propone l’obiettivo di formare professionalmente persone con disabilità. La ricetta dell’inclusione è questa: far incontrare la disabilità col mondo del lavoro, ma non a parole. La conferenza stampa di presentazione è avvenuta ieri (19 ottobre), in Comune, ad Ancona. Sabato (23 ottobre), invece, alle 15.30, in via delle Terme 22, ci sarà il tanto atteso taglio del nastro. Si tratta di un negozio dedicato al design e all’home decor: produzione, selezione e vendita di oggetti di arredo pensati dai migliori designer italiani e realizzati da esperti artigiani: dai tessili, alla ceramica, dai cuscini ai soprammobili, dagli oggetti in vetro alle lampade. Insomma, uno spazio commerciale in cui visitatori ed appassionati possono fare esperienza ed acquistare prodotti di design moderni ma realizzati in fabbriche artigiane con tecniche della tradizione.

Ma la peculiarità è che nel negozio è stato allestito un moderno laboratorio dotato di nuove tecnologie digitali, in cui persone con disabilità o fragilità vengono accolte per apprendere un mestiere. L’idea, sostenuta dal Comune dorico attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, nasce dall’incontro tra la nuova Impresa Sociale Oltremare Design srl e la Fondazione Carovana di Ancona, col supporto della Fondazione Cattolica Assicurazioni. Tra l’altro, La Carovana lavora da diversi anni coi giovani disabili, aiutandoli ad autodeterminarsi nella loro vita adulta. Il progetto di inclusione sociale e lavorativa di Oltremare è stato premiato attraverso un bando specifico della Fondazione Cattolica.

«Una sfida complicata», secondo il responsabile di Oltremare, Pierluigi Fontana. Che prosegue: «Per molti disabilità non fa rima con successo». Ma la storia sembra dire il contrario: «Van Gogh con il suo disturbo bipolare della personalità, Henri Matisse costretto su una sedia a rotelle, così come Franklin D. Roosevelt, Frida Kahlo, Andrea Bocelli, il celebre matematico John Nash, Carlo Zinelli, pittore schizofrenico recluso in manicomio. Per non parlare di Antonio Ligabue, in perenne equilibrio tra malattia mentale e pittura. Artisti, professionisti, creativi ma soprattutto coraggiosi – fa Fontana – Personalità che sono riuscite a mostrare al mondo le proprie straordinarie abilità, raccontando nuove prospettive e visioni innovative. Oltremare intende cogliere queste abilità per offrirle al settore del design, assicurando che creatività e ricerca stilistica si fondano con i principi dell’inclusione sociale e della sostenibilità». Parole chiave dell’iniziativa: dialogo, elasticità e resilienza.

«Il Comune – afferma la sindaca Valeria Mancinelli – è da molti anni impegnato nel promuovere i diritti delle persone con disabilità e nello sviluppare condizioni di autodeterminazione e di autonomia». Fondamentale il supporto dell’assessorato alle Politiche sociali. A capo c’è Emma Capogrossi: «Crediamo fermamente che per raggiungere questo obiettivo sia fondamentale strutturare una rete forte di collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore. C’è bisogno di un sistema articolato che sappia rispondere alle molteplici e diverse esigenze di un mondo così delicato e pieno di unicità, dove valorizzare le singole persone – spiega l’assessore – significa creare ricchezza per tutta la comunità».

Mondo del lavoro e disabilità: la ricetta dell’inclusione

Soddisfazione da La Carovana: «Il progetto – afferma Mirco Ametisti, della Fondazione – è un ulteriore tassello rispetto al cohousing (Dopo di noi) e ai laboratori di vita autonoma (Durante noi)». Durante queste esperienze – è emerso alla conferenza stampa – siano evidenti «le problematiche occupazionali e le difficoltà di accesso al lavoro nel nostro territorio per le persone con disabilità», che spesso si appoggiano inevitabilmente alle famiglie di origine. «Questa sperimentazione può pertanto dare una risposta concreta alle esigenze di occupazione e di autonomia di queste persone». Partner del progetto, pure la Fondazione Cattolica Assicurazioni: «È necessario – ha spiegato il suo presidente, Adriano Tomba – superare il welfare a favore del workfare, che significa passare, per le disabilità, dal concetto di misura di ciò che manca a misura di ciò che è possibile. Non stiamo coltivando un progetto, ma avviando un sistema progettuale».

Al new opening party ospite d’eccezione sarà Marco Parente. Il taglio del nastro, sabato, è previsto per le 15.30. Le iniziative proseguiranno fino a sera.

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