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Due anni di guerra in Ucraina, Bachynska: «Situazione complessa, molti hanno bisogno di supporto psicologico»

Il conflitto non accenna ancora a spegnersi e la Comunità Ucraina nelle Marche chiede di tenere accessi i riflettori sulla situazione nel Paese

ANCONA – Era il 24 febbraio 2022, esattamente due anni fa, quando la Russia diede avvio all’invasione in Ucraina e iniziarono i bombardamenti. Una guerra nel cuore dell’Europa di cui non si vede ancora la fine, nonostante i morti e la devastazione. «La situazione attuale non è bella, non credo che la guerra finirà presto» dice Zhaklin Bachynska, vice presidente della Comunità Ucraina nelle Marche.

«L’Europa e il mondo democratico devono aiutarci – prosegue -, fornendo al popolo ucraino» i mezzi «per difendersi, perché se cede l’Ucraina la Russia non si fermerà» e potrebbero «rischiare anche i Paesi Europei». «Il popolo ucraino – spiega – è determinato a vincere, ma ha bisogno di supporto».

La Comunità Ucraina continua ad inviare aiuti nel Paese, soprattutto «cibo e medicinali, cè grande bisogno – spiega – perché la situazione umanitaria è complessa, ci sono tanti invalidi, mutilati, anche tra i giovani, bambini che hanno perso i genitori in guerra, e ci sono anche tante persone che hanno bisogno di supporto psicologico e di cure».

La Comunità Ucraina nelle Marche chiede che l’attenzione sul conflitto resti alta: «Non deve calare l’attenzione sulla guerra in Ucraina – conclude -, la democrazia non si può arrendere: questa è una guerra contro il mondo democratico». Anche per tenere accesi i riflettori sulla situazione umanitaria nel Paese, la Comunità Ucraina ha organizzato per oggi – 24 febbraio – alle ore 15 ad Ancona, una manifestazione in Piazza Cavour.

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