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Dentix, per i pazienti beffati spiragli dalle finanziarie

Dal tavolo di confronto attivato a livello nazionale da Federconsumatori arrivano le prime aperture nei confronti dei clienti che avevano acceso finanziamenti per pagare cure dentali mai ricevute

La sede di Ancona

ANCONA –  Arrivano spiragli dal tavolo nazionale di confronto aperto da Federconsumatori con le società finanziarie che hanno erogato prestiti ai clienti Dentix per cure dentali mai terminate perché il colosso spagnolo, dopo il lockdown, non ha più riaperto i battenti.
Il gruppo, specializzato in cure dentali low cost, ha presentato il 25 giugno richiesta di ammissione al concordato preventivo presso il Tribunale di Milano, che ha provveduto a nominare un commissario: Dentix avrà tempo fino al 23 novembre per presentare un proprio piano.
Intanto però dalle finanziarie cominciano ad arrivare le prime disponibilità ad andare incontro ai pazienti beffati, alcuni dei quali rimasti senza denti e costretti a pagare le rate dei finanziamenti accesi su suggerimento degli ambulatori del colosso spagnolo che nelle Marche aveva due sedi, ad Ancona e Ascoli Piceno.

Quattro le finanziarie nella partita Dentix con le quali sta trattando Federconsumatori a livello nazionale: Agos, Cofidis, Fidi Italia e Deutsche Bank.
Cofidis ha fatto sapere di aver attivato uno sportello dedicato e di stare lavorando per consentire ai clienti il proseguimento delle cure interrotte senza far pagare ulteriori somme, intanto nell’attesa ha annunciato che sospenderà le rate dei finanziamenti fino a tutto il mese di agosto. Disponibile a sospendere i pagamenti durante la gestione della vicenda anche Fidi Italia.

Anche Deutsche Bank ha proposto come soluzione quella di proseguire le cure presso centri dentali di fiducia, mentre Agos ha precisato di aver preso le distanze dal colosso spagnolo un anno fa interrompendo la convenzione e la società si è detta disponibile a restituire ai clienti le somme già versate per le prestazioni non ricevute, anche se ha precisato di essere al lavoro per definire come calcolare gli importi residui.

«Ci stiamo impegnando per aiutare i consumatori che si sono rivolti a noi e faremo il possibile affinché vengano curati senza ulteriori oneri» dichiara la presidente regionale Federconsumatori Patrizia Massaccesi.

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