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«La cucina per spiegare le Pari Opportunità», bufera sulla neo presidente. Articolo Uno: «Banalità ottocentesche»

È polemica sul messaggio social postato da Maria Lina Vitturini, neo presidente della Commissione Pari Opportunità delle Marche. Ad andare all'attacco sono le esponenti di Articolo Uno. Ecco cosa è successo

Il palazzo della Regione Marche

ANCONA – «Amiche della Commissione, proponete subito un corso accelerato per spiegare alla vostra presidente che cosa sono le politiche per le pari opportunità». Esplode la polemica dopo il post pubblicato sulla pagina Facebook della neo presidente della Commissione per le Pari Opportunità della Regione Marche, Maria Lina Vitturini. Ad andare all’attacco sono le esponenti di Articolo Uno che ne contestano il messaggio.

Il post della Vitturini sui social

Sul suo profilo Facebook, la neo presidente scrive: «La cucina è un luogo che non ho scelto a caso o per darvi una ricetta, ma volontariamente per spiegare in parole semplici il concetto di “pari opportunità” a coloro che mi chiedono di che si tratta. La donna generalmente si occupa della casa e la famiglia, della cucina, dei lavori di cura in generale, pensando ai figli e gli anziani, in più la maggior parte di loro lavora fuori casa: questo è il concetto di conciliazione casa lavoro. Le ore della giornata – prosegue – sono quelle e bisogna farci entrare tutto, ecco perché subentrano le leggi sulle pari opportunità ad aiutare le donne con alcune agevolazioni come il part time o i congedi parentale. È solo una piccola parte di quello che andremo a fare con i progetti che metteremo in campo».

Affermazioni che hanno suscitato le ire delle donne del partito. «Leggendo la prima dichiarazione ufficiale dalla cucina della nuova presidente della Commissione per le pari opportunità della Regione Marche non credevamo ai nostri occhi. La “location” fa da sfondo ad una serie di preoccupanti banalità ottocentesche che vorrebbero relegare le donne in un ruolo in cui “bisogna fare entrare tutto”: cucina, cura, lavoro esterno, e chissà cosa altro ancora».

Le esponenti di Articolo Uno si domandano, «ma dove sono finite nella cultura della presidente le donne che lottano per far riconoscere il lavoro di cura, per combattere le disparità salariali che ancora oggi le penalizzano, per uscire dalla disoccupazione che ancora di più dopo la pandemia le attanaglia, per essere tutelate dalla sempre più drammatica spirale di violenza sessuale che vede il suo humus spesso proprio in famiglia?».

Secondo il partito la presidente della Commissione Pari Opportunità dovrebbe proporre «una strategia condivisa per affrontare tutti i problemi», altrimenti il rischio è quello di vedere «decenni di battaglie cancellate in un batter d’occhio. Dobbiamo proprio spendere soldi pubblici per sentirci dire di rimanere in casa buone e zitte? – concludono – Ma le donne marchigiane meritano questo?»

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