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La crisi di governo spiegata dai parlamentari, la parola ai politici marchigiani

Deputati e senatori Pd, 5 Stelle, Fratelli d'Italia e Italia Viva parlano dei possibili scenari che potrebbero aprirsi. Ecco cosa ci hanno detto

Senato della Repubblica (foto da Wikipedia)

ANCONA – Incassata la fiducia al Senato con 156 voti, dove si giocava la partita cruciale che avrebbe potuto condurre il governo Conte bis al capolinea, la crisi non può ancora dirsi giunta ad una soluzione. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è dato due settimane di tempo per “aggiustare il tiro” sul fronte dei numeri, un po’ risicati al Senato: per questo Pd e 5 Stelle stanno lavorano per ampliare la maggioranza con nuovi “responsabili”. Le opposizioni dal canto loro protestano e i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, hanno annunciato che si rivolgeranno al Capo dello Stato per invocare la strada delle elezioni anticipate e dare un governo stabile al Paese. La posizione della maggioranza invece è quella che bisogna andare avanti perché una crisi in piena pandemia danneggerebbe solo l’Italia e i cittadini. Insomma posizioni diametralmente opposte che vedono il leader di Italia Viva Matteo Renzi al centro di questo braccio di ferro, dopo aver ritirato la delegazione al governo (due ministre e un sottosegretario) imputando la crisi alla mancanza di un progetto e al rischio “democrazia” legato ai Dpcm che bypassano il parlamento.

Un puzzle piuttosto intricato, dove nonostante le aperture di Renzi al dialogo, Conte e Pd sono compatti nel chiudere la porta in faccia al partito per cercare una base in altri lidi. E la fiducia ieri è stata ottenuta anche con l’apporto di alcuni senatori di Forza Italia che il partito ha subito “scomunicato” espellendoli dall’entourage dei Berlusconiani. Il presidente del Consiglio si è preso due settimane per ampliare la base e andare diretto verso un Conte ter, ma ha anche annunciato che se in questo lasso di tempo il nodo non verrà sciolto, il governo potrebbe andare a casa. I numeri si sa sono cruciali.

Mauro Coltorti, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato

Parla di «maggioranza minima ma pur sempre una maggioranza» il senatore marchigiano del Movimento 5 Stelle Mauro Coltorti, il quale sottolinea che «il governo ha tenuto». Il senatore, presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato evidenzia però anche che c’è «la necessità di implementare i numeri».

«Il comportamento di Renzi, come quello di Salvini nel 2019, sono dei veri e propri tradimenti. Non si può ritirare i propri ministri e dunque mettere in crisi un esecutivo per biechi calcoli di potere soprattutto in un momento così critico per il Paese e con delle decisioni importantissime da prendere sui Recovery Fund, cioè su 209 miliardi di euro. Le decisioni su come spendere questi fondi  – spiega – sono stati oggetto di un documento a cui Italia Viva era chiamata a discutere e successivamente, come tutto il parlamento, sarebbe stata chiamata a contribuire ulteriormente».

Coltorti rimarca che il partito renziano «aveva già avanzato proposte molte delle quali erano state recepite. Invece di lavorare dentro Renzi ha preferito aprire e spettacolizzare la crisi. È evidente che la fiducia per questo leader e per tutto il gruppo sino a che continuerà a riconoscersi in lui è venuto meno. Il paese ha bisogno di tutto meno che di queste crisi di palazzo. L’attenzione deve essere rivolta ai problemi delle persone e delle imprese messe in ginocchio dalla crisi». Su quelli che potranno essere gli scenari il senatore auspica «nel buon senso dei parlamentari di Italia Viva che sino a ieri erano membri del partito democratico» con l’obiettivo di «proseguire nei lavori parlamentari per i provvedimenti indispensabili per il Paese».

Emanuele Prisco, deputato Fratelli d’Italia e il governatore Francesco Acquaroli (immagine di repertorio)

Le opposizioni però non ci stanno. Il deputato di Fratelli d’Italia e coordinatore regionale del partito, Emanuele Prisco taccia l’azione politica della maggioranza come un «mercato delle vacche» messo in piedi per arrivare ad avere i numeri sufficienti a governare il Paese. Secondo Prisco «mancano un progetto per l’Italia e una visione condivisa», una sorta di toppa, quella che si sta tentando di mettere in piedi, per coprire uno strappo che si allarga sempre di più, inoltre rimarca come «il Paese in questa fase non può essere governato così, da una maggiornanza traballante».

Insomma la soluzione resta quella delle elezioni anticipate: il deputato respinge al mittente le obiezioni sollevate dalla maggioranza sulla inopportunità di andare al voto con la pandemia in atto: «Bisogna prendere in mano la situazione come in Olanda, Portogallo, Germania e Israele, paesi che andranno alle urne anche con il coronavirus. Al Paese serve un governo stabile altrimenti si rischia l’ingovernabilità del Paese, perché basta che un parlamentare resti a casa per far saltare i numeri». Il deputato citando una proiezione Tecné nel quale è ipotizzato il voto alla Camera nel quadro attuale, vedrebbe «249 seggi al centrodestra, contro 99 al centrosinistra, 40 ai 5Stelle e 4 ad altre forze politiche».

Mario Morgoni
Mario Morgoni, deputato Pd

«Credo che dopo il voto di ieri, che ha sancito l’esistenza di una maggioranza ci possano essere le condizioni per andare avanti – afferma il deputato del Pd Mario Morgoni – . Certo i numeri sono esigui, e per dare vita a progetti forti per il Paese serve una base numerica più ampia, espressione di una visione comune molto più forte di quanto espresso fino ad oggi».

Secondo il parlamentare marchigiano con la pandemia in atto e l’economia «in condizioni straordinariamente preoccupanti» occorre «una capacità di visione per costruire il futuro, per dare vita a grandi riforme e cambiamenti». Se da un lato «è positivo il passaggio di ieri al Senato, lo scampato pericolo di andare alle urne non è un elemento rassicurante: per fare un buon governo – prosegue – serve una base numerica e politica più ampia, ma anche una unità di visione».

Per Morgoni è «probabile un rientro di alcuni elementi di Italia Viva, dei segnali ci sono stati, anche perché per chi è stato eletto nelle liste del PD fare opposizione e farla con Salvini e Meloni è piuttosto imbarazzante».
Il parlamentare evidenzia che in questo senso i “colleghi” di Italia Viva soffrono nel rapporto con i territori dove sarebbe difficile giustificare questa scelta  e pone anche l’accento sullo «sfaldamento in atto in Forza Italia, dove ci sono personaggi, come Brunetta, che si stanno mostrando piuttosto aperti e dialoganti con la maggioranza».

Per raggiungere una maggioranza di governo più solida secondo il parlamentare sono necessari altri 12-13 senatori perché non si può pensare di governare con i senatori a vita». L’obiettivo deve essere quello di trovare una intesa con quelle forze politiche ispirate a comuni valori di una visione europeista e riformista.

Piergiorgio Carrescia insieme alla ministra Teresa Bellanova in occasione del confronto con il mondo della pesca ad Ancona

Secondo Piergiorgio Cerrescia membro del direttivo nazionale di Italia Viva, il partito ora è libero dal vincolo con la maggioranza di governo uscita dalla sfida di ieri in Senato «come maggioranza numerica ma non politica, raffazzonata, messa in piedi da elementi volonterosi per il solo fatto di voler mantenere le poltrone».

«Manca un progetto politico e una agenda di governo chiara» afferma, «e la leadership di Conte si è indebolita». Evidenzia, inoltre, che la vita per il governo sarà dura, visto che «l’esecutivo non ha maggioranza in alcune commissioni e nonostante questo fatto sta ancora promettendo cose che non riuscirà a realizzare». Carrescia parla di «calcio mercato che non serve all’Italia, non c’è più un esecutivo forte» e il rischio è quello dell’ingovernabilità del Paese.

«Italia Viva farà una opposizione seria e costruttiva, senza vincolo di mandato – conclude -, Renzi ha già detto che non voterà la riforma sulla Giustizia perché non condivisa, mentre voterà il Recovery e la variazione di bilancio, un impegno per il bene del Paese».

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