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Covid, vaccine day al via il 27 dicembre. Alle Marche subito 38mila dosi

L'annuncio della Von der Leyen su Twitter. La prima fase scatterà in tre giornate e avverrà in contemporanea nei 27 paesi dell'Ue. Il 50% circa delle dosi spetteranno ai sanitari, le restanti agli anziani over 80 e agli ospiti delle lungodegenze

Immagini di repertorio

ANCONA – In anticipo sulla tabella di marcia, i primi vaccini contro il covid verranno eseguiti subito dopo Natale: il via alla più imponente campagna vaccinale della storia è previsto il 27 dicembre come ha annunciato su Twitter la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. In questo modo tutti paesi dell’Unione Europea partiranno alla stessa data.

Il vaccine-day si svolgerà in contemporanea nei 27 paesi dell’Unione Europa in tre giornate: 27, 28 e 29 dicembre. Per questo è stato anticipato il parere dell’Ema, Agenzia europea per i medicinali, che si riunirà il 21 dicembre per l’ok definitivo al vaccino della Pfizer-BioNTech. In Italia si dovrà pronunciare anche L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, la quale impartirà le direttive per dare il via alle somministrazioni.

Sono 37.872 i vaccini contro il covid destinati alle Marche per la prima fase della campagna. Lo fa sapere l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini. «È un quantitativo che corrisponde al 90% di quanto avevamo chiesto» ha detto l’assessore, «ma sarà comunque sufficiente a testare tutti».

La campagna vaccinale sarà suddivisa in quattro fasi: nella prima, che si snoderà a partire dalla fine di dicembre, saranno vaccinati gli anziani dagli 80 anni in poi, gli operatori sanitari e sociosanitari e gli ospiti delle lungodegenze. Al personale sanitario verrà riservato un 50% circa delle dosi.

La seconda fase coinvolgerà gli anziani dai 60 anni in su, le persone con comorbilità, immunodeficienza e fragilità (di ogni età), gli insegnanti e il personale scolastico ad alta priorità i gruppi sociodemografici a rischio.

Nella terza fase ad essere vaccinato sarà il personale scolastico rimanente, le carceri e i luoghi di comunità, i lavoratori dei servizi essenziali e dei setting a rischio, e le persone affette da comorbilità a rischio moderato. Infine la quarta e ultima fase coinvolgerà il resto della popolazione che non ha ancora ricevuto le dosi.

I vaccini saranno di due tipologie: uno andrà conservato a temperature di – 80 gradi, mentre per l’altro basteranno temperature tra i 2 e gli 8 gradi. La Regione Marche ha acquistato 8 freezer per conservare il vaccino a – 80 gradi. Le dosi verranno stoccate in 7 hub: all’Inrca di Ancona, all’ospedale di Jesi, Camerino, Civitanova Marche, Fossombrone, Fermo e Ascoli Piceno.

Il vaccino che non richiede gli ultra congelatori sarà spedito all’hub unico nazionale dell’Esercito individuato all’Aeroporto militare di Pratica di Mare da dove poi sarà inviato, con l’impiego delle forze armate, alle Asl e farmacie ospedaliere.

Per quanto riguarda i punti di somministrazione alla popolazione, la Regione Marche testerà a partire da domani un modello che potrebbe adottare anche per la campagna vaccinale, ovvero quello dello screening di massa, perché come spiega l’assessore Saltamartini, «se dobbiamo vaccinare oltre 2milioni di marchigiani, non si può pensare di farlo negli ambulatori, serviranno palazzetti dello sport e fiere».

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