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Covid, al via vaccinazione in farmacia. Acquaroli: «Curva epidemiologica in miglioramento»

Siglata l'intesa tra Regione, Federfarma e Assofarm per l'esecuzione delle vaccinazioni in farmacia. Migliora la situazione pandemica nelle Marche, ma il governatore invita alla prudenza in vista delle riaperture

vaccino anti-covid
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ANCONA – Siglato l’accordo tra Regione, Federfarma e Assofarm, per l’esecuzione dei vaccini contro il covid-19 nelle farmacie marchigiane. Ogni farmacista sarà formato ad hoc e remunerato con 6 euro per ogni iniezione e 1 euro per ogni dispositivo utilizzato. L’accordo sarà valido fino al 31 dicembre 2021.

Sono 534 le farmacie operanti nel territorio che potrebbero aderire all’operazione, il cui obiettivo è quello di accelerare la campagna di vaccinazione, entrando in gioco sia per la prenotazione sia per la somministrazione, dopo un percorso di formazione ad hoc dei farmacisti.

Intanto la curva pandemica è in «miglioramento» nelle Marche. Lo ha detto ieri, martedì 20 aprile, il governatore Francesco Acquaroli nel suo discorso nell’Aula del Consiglio regionale, nel fare il punto sull’andamento della curva epidemiologica. «Anche i dati di oggi (20 aprile) sono positivi – ha detto – bisogna rimanere sempre molto attenti anche perché, nonostante tutto, ancora abbiamo le Terapie intensive con una pressione importante» così come le altre aree, anche se la curva è in flessione.

Il presidente della Regione ha rivolto un appello a prestare attenzione ed ha assicurato «monitoreremo al massimo» la situazione, riferendosi all’imminente ritorno alla didattica in presenza anche per le superiori, ma anche alle prossime riaperture e al quadro epidemiologico dei comuni che registrano una elevata incidenza di contagi.

Proprio nel tardo pomeriggio di lunedì il governatore aveva siglato una ordinanza restrittiva che limita gli spostamenti alle sole occasioni di lavoro, salute e necessità in 5 comuni (Tavullia, Montelabbate, Acqualagna, Vallefoglia e Cerreto d’Esi), un provvedimento che entrerà in vigore domani 21 aprile fino a domenica 25.

Acquaroli ha sottolineato l’atteggiamento di prudenza «che dobbiamo mettere in conto se vogliamo contenere al massimo l’impatto del contagio nel nostro territorio regionale».

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