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Covid in crescita e primi casi influenzali. A mettere a letto i marchigiani anche i virus gastrointestinali

I pediatri temono anche una nuova epidemia di virus sinciziale che sotto i due anni di età provoca bronchiolite, una infezione delle basse vie respiratorie.

ANCONA – In crescita di casi Covid-19 sia tra la popolazione adulta che pediatrica, mentre stanno iniziando a circolare, i primi casi di influenza stagionale per lo più ancora negli ambulatori dei medici di famiglia. Ma a fare ‘strage’ nei luoghi di lavoro e anche nelle scuole sono i virus gastrointestinali. Al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette sono «7 i pazienti positivi arrivati solo nelle prime ore di questa mattina», spiega la responsabile Susanna Contucci. I casi di influenza stagionale ancora non si sono visti, c’è da dire che il Ps esegue anche test per diagnosticare l’eventuale positività alle forme influenzali.

Più «tranquilla» la situazione Covid al pronto soccorso del pediatrico Salesi di Ancona dove per ora la media degli accessi di bambini positivi al virus si aggira attorno ad «un caso a settimana-10 giorni» precisa la responsabile Elisabetta Fabiani. In questa fase le forme sono soprattutto influenzali, accanto a qualche forma respiratoria. A dimezzare le classi sono soprattutto i disturbi gastrointestinali.

Negli ambulatori dei pediatri a crescere sono soprattutto i casi di Covid-19, anche se il dottor Giuseppe Pino Cicione spiega che «dal punto di vista clinico il virus non sta dando luogo a casi severi». Ormai è come una influenza e da luogo soprattutto a febbre e sintomi respiratori come mal di gola e tosse. «I sintomi respiratori del Covid-19 sono sovrapponibili spesso a quelli di altri virus».

I pediatri temono una nuova epidemia di virus sinciziale che sotto i due anni di età provoca bronchiolite, una infezione delle basse vie respiratorie. «Siamo in massima allerta – dice Cicione – anche perché il periodo in cui il virus colpisce di più è proprio questo». Un virus che può dare origine a complicanze e che richiede l’ospedalizzazione del bambino.

In questo momento a preoccupare i medici è soprattutto l’influenza stagionale, anche in questo caso per le numerose complicanze che possono verificarsi negli adulti e nei bambini fra le quali broncopolmoniti e otiti (molto frequenti). «L’unica arma – spiega il pediatra Cicione, sentinella del sistema di sorveglianza del virus influenzale – è la vaccinazione e quest’anno per fortuna vediamo una buona adesione». Il medico consiglia la vaccinazione antinfluenzale «a tutti i bambini dai 6 mesi ai sei anni e a quelli con patologie importanti, come asma, patologie cardiocircolatorie, celiachia, diabete. Vaccinazione raccomandata anche perché i virus aprono la porta ad altri germi».

I virus gastrointestinali che stanno circolando sia tra la popolazione adulta che tra quella pediatrica, possono essere legati sia ai virus parainfluenzali che al Covid che si può manifestare anche con gastroenterite. La terapia, conclude Cicione consiste nella reidratazione.

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