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Covid, Gimbe: Fermo e Ancona tra le 25 province italiane con l’incidenza più alta. Menzo: «Cerberus si diffonde sempre di più»

Il virologo fa il punto sull'andamento della pandemia e sull'efficacia dell'immunità alla luce delle nuove varianti. I dati dell'ultimo report Gimbe

ANCONA – Nelle Marche «si stanno diffondendo sempre di più le varanti del virus Sars-Cov-2 Cerberus (BQ.1) e le sue derivate (BQ.1.1) – spiega il virologo Stefano Menzo -, varianti verso le quali l’immunità di gregge sta funzionando meno e che stanno sostituendo la variante Omicron BA.5». E intanto due province marchigiane, Fermo e Ancona, secondo l’ultimo bollettino della Fondazione Gimbe, sono tra le 25 province italiane che registrano la più alta incidenza di casi Covid.

L’incidenza supera i 500 casi per 100mila abitanti a Rovigo (911), Vicenza (711), Padova (711), Ferrara (710), Venezia (634), Treviso (618), Forlì-Cesena (609), La Spezia (582), Verona (577), Mantova (575), Teramo (562), Pescara (560), Fermo (542), Genova (541), Ancona (538), Reggio nell’Emilia (538), Lodi (537), Pordenone (534), Massa Carrara (526), Ravenna (524), Pavia (515), Bologna (508), Cremona (505), Torino (502), Gorizia (501).

Stefano Menzo
Il direttore della Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo

«Il vaccino aggiornato alle varianti Omicron BA.4 e BA.5 conferisce una immunità contro la malattia grave, ma la capacità di neutralizzare le nuove varianti si perde abbastanza in fretta, sia dopo il vaccino che dopo l’infezione naturale – spiega Menzo – , ci sono casi di reinfezione da Covid anche nel giro di quattro mesi per sottovarianti (della stessa variante) e di poche settimane per infezioni da varianti diverse. Bisognerebbe vaccinarsi con una certa regolarità, ma non tutti sono disposti a farlo».

Secondo il virologo «quello che dovremmo vedere d’ora in poi sono piccole ondate frequenti». Come proteggersi? «Consiglio la mascherina per le persone fragili e per chi sta loro vicino, specie negli ospedali, e a chiunque si accorga di avere sintomi respiratori, di considerare un auto distanziamento sociale».

Dal report della Fondazione Gimbe emerge che nelle Marche nella settimana dal 25 novembre al primo dicembre si registra un peggioramento dell’incidenza per 100mila abitanti (487,9) e un aumento dei nuovi casi (8,3%) rispetto alla settimana precedente. Sopra la media nazionale l’occupazione di posti letto in area medica (18,6%) mentre si attesta sotto la media quella dei posti letto in terapia intensiva (2,6%).

Per quanto concerne la percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino, questa si attesta al 12,9% (media Italia 10,6%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 1,9%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino ammonta all’11,8% (media Italia 11,8%) a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni, che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 4,8%.

La copertura vaccinale con la quarta dose nelle Marche, come evidenzia la Fondazione Gimbe, è indietro rispetto ad altre regioni, non oltrepassa il 19,6% mentre la media nazionale è al 26,9%. La popolazione 5-11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari 20,6% (media Italia 35,3%) a cui aggiungere un ulteriore 2,1% (media Italia 3,3%) solo con prima dose.

Guardando ai nuovi casi per 100mila abitanti rilevati nell’ultima settimana nelle varie province marchigiane, in testa c’è il fermano (542) che registra un +16,5% rispetto alla settimana precedente, seguito dalla provincia dii Ancona (538 – +3,3%), da quella di Ascoli Piceno (495 – +19,8%), Macerata (442 – in calo dell’1,5%) e di Pesaro Urbino (341 – +18,5%).

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