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Parte la fase due a Torrette, entro giugno smantellamento del 40% dei posti letto Covid

Con l'indietreggiare dei ricoveri acuti, il nosocomio riprende gradualmente l'assetto originario. Nel frattempo al sesto piano dell'ospedale regionale sarà allestito un reparto per i pazienti grigi, ovvero quelli con sintomi respiratori e Tac che suggerisce una infezione da Covid ma che hanno tampone negativo

L'ospedale regionale di Torrette
L'ospedale regionale di Torrette, ad Ancona

ANCONA – Al via lo smantellamento dei posti letto Covid a Torrette. Con l’indietreggiare dei ricoveri urgenti e acuti, agli Ospedali Riuniti di Ancona inizia la “fase due” dell’emergenza sanitaria. La direzione ospedaliera ha varato un piano che riporterà gradualmente il nosocomio regionale verso una graduale ripresa delle attività ordinarie e verso l’assetto organizzativo originale, stravolto dall’epidemia di Coronavirus. L’obiettivo è quello di tornare progressivamente alla normalità, riaprendo alle attività di ricovero – day hospital e a quelle ambulatoriali, sospese per far fronte all’emergenza.

Molte delle attività ospedaliere erano state infatti ridotte o stoppate per fronteggiare l’emergenza sanitaria e accogliere l’ondata di pazienti Covid, ma con il graduale calo dei ricoveri cresce parallelamente la richiesta di ripresa sul fronte dell’attività ordinaria, specie per quanto riguarda l’ambito cardio-vascolare, endocrinologico e chirurgico.

Dopo lo smantellamento dell’area Covid sopra il Pronto Soccorso e dell’area Covid-8, avvenuto nei giorni scorsi, adesso toccherà all’area Dea e oncologica, tornare all’attività ordinaria, insieme a quella cardiochirurgica e dei trapianti, a quella chirurgica specialistica alle restanti.

Già entro il 30 aprile verrà smantellato il 25% dei posti letto Covid, per poi arrivare ad una riduzione del 40% entro il 1 giugno. In pratica se i posti letto complessivamente attivati fra area Intensiva, Sub Intensiva, non Intensiva e Post Intensiva al 22 aprile erano 177 con 89 persone ricoverate, si passerà al 30 aprile a 133 posti letto Covid, per poi arrivare al 1 giugno ad averne 106.

Un ritorno alla normalità che sarà molto graduale, come osserva il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona Antonello Maraldo dal momento che c’è sempre il rischio di una «seconda ondata dell’epidemia».

Per evitare il rischio di contagio, gli appuntamenti per visite ed esami diagnostici saranno distanziati e dilatati nel tempo, inoltre pazienti e accompagnatori dovranno indossare mascherina chirurgica e guanti e sottoscrivere una autodichiarazione sull’assenza di sintomatologia riconducibile al Covid. Ovvio che in caso di febbre o sintomi respiratori anche lievi, l’appuntamento dovrà essere rimandato. Inoltre gli ambulatori e le sale di attesa saranno oggetto di una accurata e profonda sanificazione.

Anche per quanto riguarda le attività di ricovero l’obiettivo sarà quello di evitare che ci sia concentrazione di pazienti, i quali saranno sottoposti a tampone in modo da garantire percorsi diversi per i positivi al Covid e per quelli negativi. Al sesto piano di Torrette, sarà invece allestita un’area da 12 posti letto, dedicata ai cosiddetti “pazienti grigi”, quelli cioè che hanno sintomi respiratori, tampone negativo e Tac che suggerisce la presenza del Covid-19. Un reparto che come sottolinea il direttore amministrativo «servirà ad evitare il rischio di eventuali contagi e che rappresenta una peculiarità degli Ospedali Riuniti di Ancona». Maraldo spiega che tra le azioni del piano varato dalla direzione ospedaliera c’è anche quella di «assicurare i turni di ferie al personale che ha operato nei reparti Covid» assenze che verranno compensate con le nuove assunzioni fatte durante l’esplosione dell’epidemia. «La direzione – conclude – vuole valorizzare il lavoro del team sanitario che ha collaborato alla redazione del piano, condividendo linee guida e principi e permettendo una programmazione in sicurezza dell’attività sanitaria fino a fine estate».

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