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Coronavirus, fase due. Gostoli: «Serve ripresa più veloce possibile»

Dal direttivo regionale del Pd, riunito in videoconferenza, sono tre le direttrici emerse per la ripresa del Paese: combattere il virus, garantire sostegno al reddito e misure straordinarie per sviluppo, imprese e lavoro

Videoconferenza Pd

ANCONA – Combattere il virus, garantire sostegno al reddito, sburocratizzare il Paese, mettere in campo misure straordinarie per sviluppo, imprese e lavoro. È questa la ricetta del Pd per la fase due dell’emergenza sanitaria. Il tema è stato al centro del direttivo regionale del Pd che si è svolto ieri in videoconferenza, alla quale hanno preso parte oltre al segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli, i parlamentari Alessia Morani e Mario Morgoni, il deputato Francesco Verducci e gli assessori regionali Fabrizio Cesetti e Angelo Sciapichetti.

Gli esponenti dei dem hanno sottolineato che per organizzare la ripartenza del Paese serve un Piano nazionale condiviso con la comunità scientifica, le Regioni e gli Enti Locali, le parti sociali e il terzo settore. «Siamo di fronte ad una recessione globale, la sfida è epocale e inedita, la più difficile di sempre. Per questa ragione ci sarà bisogno di una grande condivisione, coesione e unità d’intenti delle Istituzioni» dichiara Giovanni Gostoli.

Tre le priorità emerse, combattere il virus,  garantire sostegno al reddito e misure straordinarie per sviluppo, imprese e lavoro. «Siccome dovremmo convivere con il virus per un periodo di tempo, con molta probabilità non breve, la questione più importante prima del “quando” è “come” ripartire» osserva Gostoli spiegando che la riapertura del mondo del lavoro «dovrà essere graduale e chi tornerà al lavoro dovrà farlo in sicurezza».

Secondo il segretario dei dem oltre ad aggiornare i protocolli d’intesa, occorre garantire un credito di imposta per le spese che le imprese dovranno sostenere per «ripensare spazi e organizzazione dei processi produttivi». Una riorganizzazione che dovrà necessariamente riguardare anche trasporti, mobilità, servizi e misure anticontagio.

Giovanni Gostoli
Giovanni Gostoli, segretario regionale Pd

Insomma, una ripresa che secondo Gostoli deve avvenire «in sicurezza e senza passi falsi che comprometterebbero i sacrifici fatti fino ad oggi». Inoltre evidenzia la necessità di «mettere in campo tutti gli strumenti per sostenere chi non ce la fa, proteggere persone e famiglie, a cominciare dai più deboli, anche con uno strumento universale di sostegno al reddito (non ci interessa il nome), per la lotta contro la povertà economica, ma anche educativa».

Oltre alle azioni emergenziali secondo il segretario dei dem sarà necessario mettere in campo interventi strutturali per lo sviluppo, le imprese e il lavoro. «In una situazione straordinaria servono misure straordinarie – prosegue – . In particolare per le Marche dove il terreno sarà ancora più impegnativo considerato il fatto che l’emergenza Coronavirus si è aggiunta ad altre emergenze, la crisi dei distretti produttivi e del credito, il dramma del terremoto del Centro Italia del 2016-2017. Quando ripartiremo dovremo fare di tutto perché la ripresa sia la più veloce e rapida possibile semplificando la vita alle imprese, cogliere l’occasione per una sburocratizzazione del Paese. Il tutto all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. Per un Paese più semplice, più giusto, più competitivo».

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