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Bertolaso positivo al Coronavirus, l’annuncio su Facebook: «Ma coordinerò i lavori nelle Marche»

L'ex capo della Protezione civile nazionale ha rassicurato sul fatto che manterrà gli impegni presi in Lombardia e nella nostra regione dove era stato per individuare la struttura necessaria alla maxi terapia intensiva da 100 posti letto

Guido Bertolaso ad Ancona

ANCONA – «Sono positivo al Covid-19». È l’annuncio dell’ex capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso affidato ad un post sulla sua pagina Facebook e giunto come un fulmine a ciel sereno all’indomani della sua visita nelle Marche.  «Quando ho accettato questo incarico sapevo quali fossero i rischi a cui andavo incontro – ha dichiarato Bertolaso – ma non potevo non rispondere alla chiamata per il mio Paese. Ho qualche linea di febbre, nessun altro sintomo al momento. Sia io che i miei collaboratori più stretti siamo in isolamento e rispetteremo il periodo di quarantena».

Bertolaso è consulente per l’emergenza Coronavirus in Lombardia e nelle Marche dopo che proprio ieri era stato ad Ancona, convocato dal presidente regionale Luca Ceriscioli, per realizzare nelle Marche una struttura con 100 posti letto di terapia intensiva per affrontare l’emergenza sanitaria che sta tenendo sotto scacco l’Italia.

Nel corso della sua visita erano state individuate come possibili location per la maxi terapia intensiva il Palaindoor (palazzetto sportivo) nel cuore di Ancona oppure un traghetto.  «Continuerò a seguire i lavori dell’ospedale Fiera e coordinerò i lavori nelle Marche» – ha assicurato Bertolaso, tranquillizzando sul fatto che continuerò a garantire il suo contributo negli impegni presi.

E per il governatore delle Marche scatta la quarantena. «Sto aspettando la comunicazione ufficiale ma la quarantena credo sia inevitabile». Così all’agenzia di stampa “Dire” il presidente della Regione, Luca Ceriscioli che aggiunge: «La notizia si è appena saputa. Immagino che ora Bertolaso comunicherà tutti i contatti avuti negli ultimi giorni alle strutture sanitarie che a quel punto mi contatteranno formalmente per chiedermi di mettermi in isolamento fiduciario domiciliare a scopo precauzionale. Io ora sono in ufficio in Regione e da quando ho appreso la notizia di Bertolaso ho evitato ogni contatto. Appena possibile mi recherò a casa e inizierò ad organizzarmi in modalità smart working. Da questo punto di vista penso di poter continuare a lavorare senza particolari problemi. Mi sistemerò nella stanza di mio figlio». E aggiunge: «Mi sento bene, non ho sintomi come tosse o febbre. Ieri avevamo le mascherine e rispettavamo le distanze. Sono tranquillo. Ma credo che la quarantena sia inevitabile».

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