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Emergenza sanitaria, in Consiglio regionale è scontro. Presto un bando per 11 psicologi nelle Usca

Nel corso della seduta straordinaria, maggioranza e opposizione si dividono su vaccini e organizzazione sanitaria. Assessore Carloni: «Marche capofila nella Conferenza Stato Regioni»

La seduta online del Consiglio regionale

ANCONA – È scontro tra maggioranza e opposizione nella seduta straordinaria del Consiglio regionale sull’emergenza sanitaria, con rimpalli di responsabilità. L’asticella della polemica politica si è alzata subito dopo l’intervento del presidente regionale Francesco Acquaroli che ha ripercorso le tappe salienti della sua giunta nella gestione della pandemia, fra le quali l’incremento dei tamponi, delle Usca, lo screening di massa, per poi preannunciare il potenziamento del numero verde e un sito dedicato ai vaccini.

Acquaroli ha annunciato la costituzione di una cabina di regia per il monitoraggio delle vaccinazioni ed ha preannunciato che nelle prossime settimane prenderà avvio la vaccinazione dei disabili. Duro l’attacco da parte del Pd con il capogruppo Maurizio Mangialardi che ha accusato la Giunta di essersi mossa in ritardo sulla vaccinazione, ma anche nell’istituzione della zona rossa nell’Anconetano, nonostante la variante inglese fosse stata individuata precocemente nelle Marche, già nel mese di dicembre, in un cluster a Loreto.

Mangialardi ha lamentato la mancata assunzione di personale sanitario da parte della giunta e che le proposte avanzate dall’opposizione per la gestione pandemica sono state bocciate. Poi ha difeso le scelte attuate dalla passata Giunta regionale a guida Ceriscioli, nella gestione della pandemia fra le quali la realizzazione del Covid Hospital di Civitanova Marche, un «elemento sottaciuto che se non ci fosse stato avrebbe determinato il tracollo del nostro sistema sanitario a prescindere dall’abnegazione dei medici». Il capogruppo del Pd insieme agli altri consiglieri ha presentato una risoluzione per l’istituzione di una cabina di regia «dove tutte le forze possano stare dentro per decidere per il bene della comunità marchigiana». La risoluzione però è stata bocciata, anche se la cabina di regia verrà istituita, come preannunciato dal governatore.

Il consigliere dem Antonio Mastrovincenzo ha evidenziato i nodi relativi alla campagna vaccinale: «Avete sottoposto le persone anziane e le loro famiglie a sacrifici e problematiche incredibili, con spostamenti anche di 40 chilometri e a volte avete anche rimandato queste persone anziane indietro come pacchi postali, senza rispettare la loro condizione di salute e la loro dignità».

L’assessore alle attività produttive Mirco Carloni ha difeso la linea assunta dalla giunta e le iniziative, tra le quali la chiusura delle scuole, sottolineando che dall’amministrazione è arrivato un «segnale di adeguatezza» nella risposta sanitaria. Per quanto riguarda le polemiche sollevate dal Pd per quanto concerne la vaccinazione e lo screening di massa, Carloni ha fatto notare che «nella precedente ondata pandemica nessuno dell’opposizione si era permesso di fare la strumentalizzazione che stiamo vedendo in queste settimane».

Inoltre ha annunciato che la Regione Marche sarà capofila della Conferenza Stato Regioni alla quale «porteremo una proposta con cui entreremo nel merito delle richieste che ci sono pervenute dalle attività più colpite dalla pandemia». L’obiettivo, come ha spiegato l’assessore, è quello di dare «ristori adeguati» a palestre, attività collegate ai centri commerciali, alla ristorazione, agli alberghi e alla filiera della moda.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli replicando al Pd ha posto l’accento sull'”eredità” lasciata dalla precedente giunta: «Ci siamo trovati a far fronte ad una emergenza con meno strutture ospedaliere – ha detto – dal 2015 sono stati chiusi 13 ospedali. Meno posti letto, meno medici e meno infermieri». Ciccioli ha accusato il Pd «di fare polemiche cattive, ingenerose e ingiuste, spesso anche false. Non lo riconosco questo Pd», ha detto, spiegando che il partito si comporta «come se fosse una persona che in camera operatoria va ad infastidire il chirurgo che ha sotto il paziente. È una cosa inaccettabile: dobbiamo fare meglio, giusta la cabina di regia», ha detto affermando la necessità di «gratificare il personale sanitario che fa dei turni esagerati che vanno ben oltre le proprie responsabilità».

La capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi ha definito «deprimente dover constatare come il partito democratico stia strumentalizzando il dolore di tantissimi nostri concittadini colpiti dal virus, strumentalizzando una emergenza che richiederebbe uno sforzo comune».

Una accusa, quella di strumentalizzazione, giunta anche dai consiglieri della Lega. Il consigliere Giorgio Cancellieri (Lega) ha chiesto alla minoranza «di non cavalcare la paura» dopo lo stop al vaccino AstraZeneca. «Almeno in questa fase prevalgano riflessione, equilibrio e buon senso e laddove si può, collaborazione. Ammettendo che tutto è perfettibile e migliorabile – ha aggiunto – è facile parlare, difficile fare».

«L’emergenza pandemica non può diventare terreno di rivincita e risultato elettorale – ha detto il consigliere regionale della Lega MirKo Bilò – i cittadini non lo comprenderebbero, è gravissimo».

La consigliera del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri ha chiesto alla Giunta di informare in maniera puntuale la popolazione per «rendere autorevole e credibile» la campagna vaccinale e di procedere alla vaccinazione di chi assiste le persone fragili e degli operatori sociali. «I cittadini hanno bisogno di certezze e di proposte scientifiche e ponderate, in questo momento, non dei soliti scontri tra forze politiche» ha concluso.

L’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha replicato agli attacchi della minoranza evidenziando che il fascicolo sanitario elettronico non è ancora collegato all’anagrafe degli assistiti e che dei 105 posti letto previsti dal decreto 34, ne sono stati realizzati solo 46, ne mancano ancora all’appello 59. Parlando del Covid Hospital ha definito una struttura «una risorsa» anche se ha sottolineato che il personale che vi lavora è stato reperito nell’Area Vasta 3, sottraendolo quindi agli ospedali maceratesi.

E proprio sul tema del personale ha dichiarato «mi avete criticato perché ho detto alla stampa che avremmo dovuto assumere 3mila infermieri e lo confermo, noi avremmo bisogno nel sistema sanitario di questi infermieri», ma la maggior parte del personale formato nelle università marchigiane «va poi a lavorare fuori. Dal 21 ottobre al 7 febbraio abbiamo assunto 73 medici e 350 infermieri. Abbiamo portato i medici Usca da 21 equipaggi a 34 e nel 2021 stiamo per bandire un concorso per 11 psicologi che andranno ad integrare gli equipaggi Usca sul territorio». 

Parlando dell’impatto che ha dovuto affrontare la giunta ha spiegato che «alla data del 15 ottobre, le Marche facevano 1.600 – 1.700 tamponi al girono e fu il commissario Arcuri a reclamare un aumento di questi volumi che abbiamo portato per default a 5mila-8mila tamponi al giorno».

Affrontando il tema dello screening di massa ha sottolineato che si è sottoposto volontariamente al test antigenico rapido il 20% della popolazione «nessun’altra regione ha operato così massivamente. I punti vaccinali che abbiamo sperimentato con il modello dello screening di massa, oggi è un modello che viene esteso a livello nazionale per le vaccinazioni e per sabato è stata annunciata una probabile visita di dirigenti del commissario (Figliuolo, ndr.) nella nostra regione».

Tracciando un report sulla campagna vaccinale l’assessore ha spiegato che nelle Marche sono giunte 160.065 vaccini Pfizer e che sono state vaccinate 1.700 persone fragili, ma il problema è quello delle forniture. Sulle polemiche insorte nei giorni scorsi, sollevate dal Pd sulla rettifica dei dati relativi ai vaccini arrivati nelle Marche e su quello somministrati, Saltamartini ha detto: «Come si può strumentalizzare dati pubblicati sul sito del ministero della salute, soggetti a controllo?». Poi ha annunciato l’arrivo nelle Marche da parte di Aifa di «133 sacche per avviare la cura» sperimentale con gli anticorpi monoclonali.

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