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Comunità energetiche rinnovabili: Camera di Commercio Marche lancia un percorso di formazione per imprese, Comuni e associazioni di categoria

Il piano prevede quattro incontri formativi on line seguiti da momenti di confronto tra esperti e imprese per una assistenza "su misura"

Da sinistra Andrea Maria Antonini, Gino Sabatini e Antonio Romeo

ANCONA – Camera di Commercio delle Marche al fianco delle imprese, delle associazioni di categoria e dei Comuni per promuovere la transizione energetica e la realizzazione nelle Marche delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) con l’obiettivo di promuovere l’autoconsumo e di contrastare i rincari energetici. Per questo il sistema camerale ha presentato oggi ad Ancona un percorso di sensibilizzazione, informazione e formazione, attivato con il supporto del Consorzio Camerale per l’innovazione DINTEC.

Il piano prevede quattro incontri formativi on line seguiti da momenti di confronto tra esperti e imprese per un’assistenza ‘su misura’ e la realizzazione di quattro use case, ovvero di filiere e distretti con esemplificazioni pratiche per l’applicazione del modello alle imprese del territorio. Nell’ambito del programma è anche prevista l’attivazione di un tavolo di progettazione territoriale per individuare e raccogliere i fabbisogni specifici delle imprese e della Regione, dei Comuni, delle associazioni di categoria e dei cittadini, per l’avvio delle Cer.

Nelle Marche, ad oggi, si contano 10 Comunità energetiche rinnovabili, un numero che il sistema camerale punta a far crescere. Il presidente di Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini nel presentare il progetto ha spiegato che la «transizione energetica sta aprendo un nuovo settore produttivo» e ha evidenziato che nelle Marche si stimano «48mila nuove assunzioni» di tecnici, ingegneri e altre figure specializzate proprio grazie a questo processo green. Insomma, non solo risparmio energetico e minori emissioni di CO2 nell’ambiente, ma anche un’opportunità importante di sviluppo e di crescita per il territorio.

«Se invece guardiamo alla stima degli investimenti – ha aggiunto -, la previsione nello scenario Italia è stimata tra 48 e 68 miliardi, di cui minimo 34 miliardi destinati al solo fotovoltaico. Che sia un periodo di vera transizione ce ne siamo accorti perché lo stiamo vivendo sulla nostra pelle: non mi riferisco agli effetti evidenti del cambiamento climatico, ma allo scenario normativo del settore energetico. Siamo in attesa di ben sei provvedimenti nel solo settore delle rinnovabili, in particolare attendiamo con fiducia che sia rispettata la promessa fatta dal ministro Pichetto Fratin sui “pochi giorni” che ci separano dalla pubblicazione del decreto di incentivazione delle comunità energetiche rinnovabili».

L’assessore regionale con deleghe economiche Andrea Maria Antonini ha ricordato la legge regionale per la realizzazione di Comunità energetiche nelle Marche a sua iniziativa, varata quando era ancora consigliere regionale. In particolare ha sottolineato i passaggi che hanno portato la Regione ad essere tra le prime in Italia a realizzare un provvedimento sulle Cer in una fase in cui la guerra in Ucraina e i problemi di approvvigionamento energetico avevano messo in luce la dipendenza dell’Italia dall’estero.

«Bisogna trovare un equilibrio – ha detto – tra le esigenze di produzione di energia e quelle di crescita armoniosa del paesaggio». Per Antonini le Comunità energetiche rinnovabili sono «una grande risposta, un nuovo approccio culturale, perché chi consuma energia è anche colui che la produce» ovvero un prosumer. Il concetto, al centro delle Cer, ha aggiunto è quello di risparmiare energia, condividerla e avere incentivi e a tal proposito ha annunciato la visita imminente nelle Marche del parlamentare Paolo Arrigoni, presidente nazionale GSE. L’assessore ha ricordato che la Regione ha messo a disposizione risorse dirette, fondi strutturali Por-Fesr e risorse del Pnrr, con una parte importante localizzata nell’area del cratere sismico.

Le imprese attive e potenzialmente attive nella filiera delle rinnovabili in Italia sono 21.378, caratterizzate da una dimensione media di 13,4 addetti, valori superiori di 3,6 volte rispetto alla totalità delle imprese extra-agricole. La distribuzione per grandi settori fa emergere le attività di Installazione e manutenzione (44,1%),commercio (14,1%), manifattura (11,2%), produzione e distribuzione energia (7,2%) e consulenza, collaudo, monitoraggio (7,1%). Le Marche sono in un range medio basso, che le vede tra territori con un numero di imprese della filiera compreso tra 500 e 100.

Il direttore DINTEC Antonio Romeo ha ricordato che l’Italia è quintultima in Europa per l’autonomia energetica e che produce sono il 22,5% dell’energia. Nell’illustrare il funzionamento delle Cer ha sottolineato come queste abbiano risvolti sociali (risolvendo questioni di povertà sociale), ambientali per il territorio di riferimento riducendo impatto di inquinanti e climalteranti, semplificando inoltre i problemi autorizzativi.

Il presidente ANCI Marche, Paolo Calcinaro, ha spiegato: «Il sistema delle CER è un tema molto importante e poteva essere, ed è stato, un’ottima risposta nella fase del picco massimo del caro energia, che ha rischiato di essere ostacolata da farraginosità di convenzioni consortili che dimostrano spesso come il sistema non riesca a stare dietro a strumenti e soluzioni. Ha fatto bene la Regione Marche a prevedere a suo tempouna misura specifica per favorire le CER nell’area del cratere e il mio invito oggi è quello di traslare quel contributo a favore di Comuni medio piccoli di tutto il territorio regionale che debbono fare i conti, e parlo sia di amministrazioni che di imprese  e famiglie, con la bolletta energetica. Sarebbe un’azione pionieristica e importante. Ci tengo a sottolineare un distinguo: non confondiamo i tema delle Comunità energetiche, comunità urbane consorziate per il contenimento delle spese, con la partita dell’agrivoltaico per la quale urge un tentativo coraggioso di regolamentazione per non rimetterci come comunità in termini di paesaggio e quindi di turismo e di quanto ad esso è collegato». 

Il calendario degli incontri online

27/10/2023 – Efficientamento e risparmio energetico

(esperti FIRE)

TEMI  interventi tipici per l’efficienza energetica nell’industria e nel terziario; strumenti per l’energy management (contabilità energetica, diagnosi energetiche, sistemi di gestione dell’energia, sistemi di monitoraggio); misura e verifica delle prestazioni energetiche (protocollo IPMVP); energy manager, energy auditor, ESCO, EGE

Desk di confronto (07/11/2023)

15/11/2023 – Le CER: gli elementi essenziali da considerare per realizzarle

(Avv. Samantha Battiston, Studio Battiston; esperti ENEA)

TEMI La costituzione della CER le diverse configurazioni giuridiche; Presentazione di un format di contratto per la costituzione di una CER; La gestione e le modalità di funzionamento; Passi per costruire operativamente una CER; Strumenti ENEA per l’avvio delle CER

Desk di confronto (17/11/2023)

11/12/2023 – Transizione energetica e sostenibilità

(dott. Alessandro Vezzil e l’ing. Daniele Florean, SOìN&Co )

Temi Rating ESG; Energy management e ISO 50001 per la gestione dell’energia; Standard internazionali per la decarbonizzazione (Carbon Neutrality, Net Zero,SBTi, PAS 2060, …); Gli strumenti per analizzare gli impatti, norme tecniche e procedure di gestione(carbon footprint, Life cicleassessement, EPD, Waterfootprint); Il mercato dei crediti della CO2

Desk di confronto (14/12/2023)

gennaio 2024 – Contributi per la transizione green

TEMI PNRR, le diverse misure dedicate alla sostenibilità e i prossimi bandi; Misure agevolative regionali

Desk di confronto (da definire)

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