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Comunisti: manifesti elettorali danneggiati, scoppia il caso

Sono diverse le località delle Marche dove i cartelloni sono stati danneggiati o staccati. Pasquinelli: «Segno che diamo fastidio» 

Manifesti elettorali strappati

ANCONA –  Pesaro, Fano, Civitanova Marche e Ascoli Piceno. Sono alcune delle città in cui sono stati stracciati i manifesti del candidato governatore della “Lista Comunista per le Marche” Fabio Pasquinelli. Ma sono anche altre le località della regione dove “il fattaccio” è avvenuto, ovvero dove i manifesti sono stati strappati o in altri casi danneggiati. A denunciare l’episodio che va avanti da alcuni giorni è lo stesso Pasquinelli che tiene ad esprimere «solidarietà e gratitudine» verso gli attivisti del partito «che dopo un turno in fabbrica o al cantiere vanno ad attaccare i manifesti in tutto il territorio della Regione, pagando colla e benzina di tasca loro. E che ripartiranno subito per riattaccare quelli strappati».

Un episodio che secondo il candidato governatore «è il segno che diamo veramente fastidio a quel partito unico liberista che si presenta diviso alle elezioni ma ha lo stesso obiettivo: derubare i lavoratori e i precari a favore di garantiti e multimilionari. L’unica alternativa a questa violenza siamo noi».

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