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Caso Guzzini, Confindustria avvia un procedimento. Schiavoni: «Gli ho consigliato di dimettersi»

Il presidente di Confindustria Marche interviene sulle polemiche scatenate dalla frase choc di Domenico Guzzini. Soffia sul fuoco delle critiche il segretario regionale dei dem Gostoli

Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche Nord
Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche

ANCONA – «Ho consigliato a Guzzini di dimettersi». Il presidente di Confindustria Marche, Claudio Schiavoni, interviene sulle polemiche innescate dalla frase di Domenico Guzzini, presidente di Confindustria Macerata, sulle nuove possibili vittime per covid-19. Guzzini, lamentando l’impatto delle chiusure sull’economia durante l’evento “Made For Italy per la Moda” aveva detto: «Penso che le persone sono un po’ stanche di questa situazione e vorrebbero venirne fuori, anche se qualcuno morirà pazienza. Così diventa una situazione impossibile per tutti».

Una dichiarazione che ha suscitato aspre critiche nel mondo politico e imprenditoriale. Il presidente di Confindustria Macerata aveva poi chiesto scusa, prendendo le distanze dalla frase che «non raffigura il mio pensiero né tantomeno quello dell’Associazione che rappresento. Sono molto addolorato per la mia dichiarazione che, quando ho riascoltato, ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso, cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia».

L’associazione degli industriali però ha avviato una procedura contro Guzzini, come si apprende dall’Ansa. Claudio Schiavoni, che ha definito la frase dell’imprenditore «una uscita infelice» ha detto «le scuse credo che siano come minimo doverose, soprattutto in questo momento, in cui ci sono
persone malate, che stanno soffrendo».

Il presidente di Confindustria Marche si è detto «sorpreso» della dichiarazione di Guzzini «credo che non sia nei suoi pensieri, ma questo non toglie gravità a quello che ha detto». «A marzo, quando è scoppiata l’emergenza covid, è stato il primo a cercare di capire come contenere questa situazione e uno dei più attivi nell’avviare tutte le misure per
mettere in sicurezza i suoi collaboratori» spiega Schiavoni.

«Siamo in un momento difficile e particolare – prosegue – siamo tutti sotto pressione e estremamente in tensione, bisogna tener presente che un presidente di Confindustria fa da catalizzatore un po’ di tutte le lamentele degli imprenditori» e spiega «io ricevo almeno 100 chiamate al giorno da parte di imprenditori in difficoltà che non ce la fanno, ma ripeto questo non toglie che l’uscita è stata deprecabile e che non avrebbe dovuto farla».

Per questo il presidente di Confindustria ha consigliato a Guzzini di dimettersi, perché «sta passando il concetto che l’imprenditore passa sopra la vita delle persone pur di fare profitto, cosa che non è assolutamente vera e non rappresenta il pensiero del sistema industriale». Insomma un messaggio che non deve assolutamente passare perché secondo Schiavoni «prima viene la salute, prima vengono le persone e i collaboratori, prima viene il benessere di tutti, e poi eventualmente viene il profitto».

Sulla polemica oggi si è inserito anche il segretario regionale del Pd Giovanni Gostoli che se la prende anche con il governatore Francesco Acquaroli: «Il grado di civiltà di una comunità si misura anche dal rispetto dei propri morti» ha detto citando una frase dettagli da un sindaco della sua città, «da Guzzini parole indecenti e poi le scuse. Peggio di lui solo chi lo ha giustificato, come il presidente di Regione Acquaroli». Il governatore aveva definito la frase di Guzzini «un errore non voluto che non rappresenta il suo pensiero, e che non volesse dire quanto poi affermato. A riprova di questo è arrivato il suo chiarimento oltre che le sue scuse».

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