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Caro affitti, a Roma protesta nazionale degli universitari. Nella capitale anche studenti dalle Marche

Una delegazione dell'associazione studentesca Gulliver Udu Ancona è partita questa mattina presto in treno per arrivare nella capitale dove si è tenuta la protesta nazionale

La manifestazione degli studenti universitari a Roma

ANCONA – Hanno manifestato a Roma, davanti alla sede dell’Università La Sapienza, studenti universitari giunti da tutta Italia e anche dalle Marche per far sentire la loro voce con la crisi abitativa in atto. Una delegazione dell’associazione studentesca Gulliver Udu Ancona è partita questa mattina presto in treno per arrivare nella capitale dove si è tenuta la protesta nazionale.

«In Italia c’è una crisi abitativa diffusa sul tutto in territorio, con specificità diverse – dice Marica Semeraro, presidente Gulliver Udu Ancona -. Le città universitarie non accolgono realmente la componente studentesca: i posti letto sono insufficienti, i costi dell’affitto sono aumentati in quasi tutta la nazione, le residenze universitarie non riescono ad ospitare tutti gli studenti e le studentesse che hanno diritto all’alloggio gratuito con la Borsa di Studio, i posti letto che ci sono spesso non sono realmente accoglienti, le case con mobilio inadeguato o spazi insufficienti».

A Roma tante le tende che gli universitari hanno piantato davanti all’ateneo come provocazione per denunciare le difficoltà nel trovare un alloggio decente ad un costo sostenibile, vista l’ondata dei rincari che oltre agli affitti non risparmia neanche i trasporti. Gli studenti anconetani si stanno organizzando per manifestare anche nel capoluogo.

«Ad Ancona la situazione si può sintetizzare con alcuni dati – spiega Semeraro -: l’affitto medio per una singola è di circa 250 euro, l’8% in più rispetto all’anno scorso. I posti letto negli studentati sono decisamente sotto il numero di richiedenti servizio alloggio, la maggior parte delle case messe in affitto sono non adeguatamente ristrutturate e poco accoglienti. Molti studenti devono spostarsi in periferia lontano dal centro e dal polo universitario per trovare casa – conclude – e non è garantito un trasporto pubblico adeguato».

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