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Cambio al vertice dei 5 Stelle, Di Maio lascia e arriva Crimi. Eletti i facilitatori regionali

Il capo politico si è dimesso lasciando la reggenza, come previsto da statuto, al membro più anziano del Comitato dei garanti. «Oggi si chiude un'era» ha detto l'ormai ex leader pentastellato

Vito Crimi

ANCONA – Luigi Di Maio lascia l’incarico di capo del Movimento 5 Stelle. Una notizia che era già trapelata e che è stata ufficializzata oggi pomeriggio (22 gennaio) a Roma durante la presentazione dei facilitatori regionali eletti ieri sulla piattaforma Rousseau. A subentrare al leader politico, Vito Crimi, membro più anziano in termini di permanenza nel Comitato dei garanti, che assume la reggenza del movimento fino alle elezioni che si terranno su Rousseau con gli Stati generali del movimento previsti per metà marzo.

«Oggi si chiude un’era» ha detto Di Maio annunciando le due dimissioni sul palco del Tempio Adriano. «Ho portato a termine il mio compito», ma «continuerò a lavorare per il bene degli italiani da ministro degli Esteri»,  «le nostre 5 stelle continueranno ancora a camminare» ha spiegato «abbiamo un’occasione storica di cambiare le cose in Italia». «Abbiamo fiducia nel futuro e coraggio» e «abbiamo lavorato per sgretolare le nicchie di potere» ha detto citando Aspi e altre battaglie del movimento come la No Tav, i vitalizi e le trivelle in mare. Sulla tenuta del Governo ha dichiarato che l’esecutivo deve andare avanti «dobbiamo avere il tempo di mettere a posto quello che hanno messo in disordine per 30 anni».

VITO CRIMI

Eletto nel 2013 senatore nella circoscrizione Lombardia, e dal 19 marzo al 16 giugno presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle al Senato, Crimi, nel 2018 diventa Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria nel primo governo Conte e alla ricostruzione post-sisma nell’Italia centrale. Nel secondo governo Conte viene nominato Vice ministro dell’Interno.

I FACILITATORI REGIONALI
I facilitatori eletti per le Marche sono Mirella Emiliozzi e Giorgio Fede. Una figura, quella del facilitatore, che ha l’obiettivo di migliorare in termini di organizzazione ed efficacia l’azione degli attivisti e dei portavoce regionali.

Al senatore Giorgio Fede è stato assegnato il ruolo di seguire le relazioni interne per «facilitare i rapporti con gli eletti e con i con i gruppi locali del Movimento 5 Stelle di tutta la regione – spiega – , facendo anche da supporto per le liste in occasione delle elezioni comunali e regionali, in coordinamento con lo staff nazionale Open Comuni». «Sulla nostra organizzazione c’è molto lavoro da fare – sottolinea Fede – , soprattutto lontano dai riflettori e dai personalismi, ma credo sia uno degli aspetti più importanti da curare in questo momento, dopo che l’impegno e le possibilità generate dall’esperienza di governo hanno cambiato radicalmente le esigenze della nostra forza politica. Per crescere è fondamentale anche questo lavoro».

Alla deputata Mirella Emiliozzi spetta invece il compito di seguire le relazioni esterne. Il terzo dei tre facilitatori regionali è stato individuato in una area esterna a quella dei parlamentari con il compito di occuparsi della formazione.

Mirella Emiliozzi nella giornata di ieri, dopo aver appreso della sua elezione su Rousseau, aveva posto l’accento sulla necessità di procedere «come sistema regionale e nazionale». «I grandi campioni dell’industria italiana – ha dichiarato – devono aprire il fronte e portare con se le nostre piccole e medie aziende fornitrici, che troveranno in questo modo un terreno fertile su cui crescere. Insomma, l’industria è un pilastro fondamentale della società marchigiana e italiana e deve trovare nella politica un interlocutore attento e disponibile. Da oggi quindi mi metterò ancora di più in gioco al servizio della mia regione e dell’Italia, raccontando ogni giorno i valori e i bisogni di una terra che racchiude in sé cultura, storia e tradizione e che con i suoi imprenditori e il suo popolo operoso è volano per l’economia italiana».

Plaude alla elezione dei facilitatori il senatore Mauro Coltorti: «In questa fase i rapporti con gli attivisti sono di fondamentale importanza per garantire un percorso democratico alle scelte che verranno fatte. Giorgio Fede alle Infrastrutture e Trasporti non ha mai lesinato il suo impegno, così come Mirella Emiliozzi che ha molto lavorato agli Esteri. Auguro ad entrambi buon lavoro».

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