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Bufera su Guzzini, l’imprenditore chiede scusa per la frase sui morti da Covid. Acquaroli: «Errore non voluto»

La frase choc del presidente di Confindustria Macerata, che si è poi scusato, ha suscitato un polverone. Il governatore parla di affermazioni che non rispecchiano il pensiero dell'imprenditore, mentre Barbaresi e Montesi vanno all'attacco

Domenico Guzzini

ANCONA – «Sinceramente chiedo scusa a tutti ed in particolare alle famiglie toccate dal dramma del Covid, per la frase che ho pronunciato». Il presidente di Confindustria Macerata Domenico Guzzini interviene così sulle polemiche scatenate dalle sue dichiarazioni sulle ricadute della pandemia di covid nell’economia. L’imprenditore di Recanati nel corso del Forum Made For Italy, svoltosi ieri, si è era pronunciato sostenendo che «le persone sono un po’ stanche della situazione e vorrebbero venirne fuori, anche se qualcuno morirà, pazienza».

Una frase choc, che ha suscitato un polverone nel mondo politico e sindacale. Guzzini chiede scusa, spiegando: «ho sbagliato nei contenuti e nei modi, parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione ho fatto un’affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero né tanto meno quello dell’Associazione che rappresento». «Sono molto addolorato per la dichiarazione che, quando ho riascoltato ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso – prosegue – . Cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia». 

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che sollecitato dai giornalisti ha detto: «Conosco Domenico Guzzini e sono certo che quella di ieri si tratti di una affermazione infelice, un errore non voluto che non rappresenta il suo pensiero, e che non volesse dire quanto poi affermato. A riprova di questo è arrivato il suo chiarimento oltre che le sue scuse».

Daniela Barbaresi (immagine di repertorio)

La segretaria generale di Cgil Marche, Daniela Barbaresi, ha parlato di «vergognose dichiarazioni» che denotano «l’assoluta mancanza di umanità e doveroso rispetto per il dolore delle numerose famiglie che anche in questi giorni piangono la perdita di persone care». Duro l’attacco della sindacalista che definisce le dichiarazioni di Guzzini come «misere e indegne», ma anche «irresponsabili poiché non tengono conto della criticità della situazione che stiamo ancora attraversando che richiede il massimo di attenzione e rigore da parte di tutti. Tutti quanti siamo stanchi e vorremmo venirne fuori e tornare alla normalità – conclude – ma non è negando l’evidenza che si riducono i rischi. E se per qualcuno la vita umana non ha importanza, farà i conti con la sua coscienza, sempre che ne abbia».

Massimo Montesi con il ministro della Salute Roberto Speranza

Molto critico anche l’intervento del coordinatore regionale di Articolo Uno, Massimo Montesi che definisce le parole del presidente di Confindustria «inaccettabili». «Il dietrofront non basta a compensare le parole gravi pronunciate dall’imprenditore che ha un ruolo direttivo nell’associazione degli industriali – spiega Montesi -. Ricordo a Guzzini che siamo di fronte a un dramma mondiale e che nelle Marche da marzo sono decedute per Covid 1.428 persone, donne e uomini della nostra comunità, persone con alle spalle famiglie che meritano rispetto e non certo questo tipo di affermazioni». 

Secondo Montesi «in un Paese e in una comunità le responsabilità dovrebbero essere condivise da chi ha in qualche modo ruoli pubblici. I numeri di questo dramma e la mancanza di senso di responsabilità fanno comprendere la gravità della situazione e della stessa dichiarazione del presidente di Confindustria».

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