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Bravi, «Scuola come luogo di rinascita e di crescita»

Oggi riaprono le scuole. Il saluto dell’assessora all'Istruzione agli studenti e alla comunità didattica. «Violenza, perdita del valore della dignità e del rispetto, intolleranze, fanno emergere l’urgenza di un investimento educativo per costruire l’identità della persona nel contesto comunitario e sociale»

Alunni a scuola

ANCONA – “Ricominciamo dalla scuola”: luogo di nascita per l’entroterra colpito dal sisma, opportunità educativa per i più piccoli, di formazione da spendere sul mercato del lavoro per i più grandi e di ricambio generazionale nelle aziende, di investimento educativo per costruire l’identità delle persone.

È ispirato al futuro che si costruisce nel presente il messaggio di augurio che l’assessora regionale Loretta Bravi ha rivolto agli studenti e alla comunità didattica in occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, oggi, venerdì 15 settembre. «Auguro a voi tutti un percorso educativo improntato sulla fiducia e sulla collaborazione reciproca nella consapevolezza che la scuola resta, oggi più che mai, il luogo privilegiato per curare la relazione, il dialogo, i legami affettivi e l’acquisizione di un serio metodo di approccio al sapere e alla conoscenza».

L’assessora all’Istruzione aggiunge: «Ricominciamo dalla scuola per precisi motivi: ricominciamo nei luoghi del sisma. Mantenere i presidi, tutelare gli entroterra, significa investire nella scuola come luogo di rinascita di intere comunità, ripopolamento dei territori, ripresa della vita quotidiana. Ricominciamo dalla scuola come opportunità per i più piccoli di un percorso educativo puntuale, mirante alla crescita nell’ottica di un sistema educativo (0-6) attento alla didattica, ai territori, al welfare sociale di sostegno alle famiglie». Ma anche come «luogo di formazione, culturale e professionale, luogo di acquisizione del sapere e di competenze specifiche necessarie al curricolo dello studente e competitive nel mercato dle lavoro».

Ricominciare dalla scuola è fondamentale per il «futuro delle nostre aziende, nell’ottica dell’innovazione di prospettive e strumenti puntuali richiesti nel ricambio generazionale; come preziosità del capitale umano in un momento di grave disorientamento antropologico e sociale. Violenza, perdita del valore della dignità e del rispetto proprio e dell’altro, intolleranze e divisioni, toccano i giovani e i meno giovani facendo emergere l’urgenza di un investimento educativo volto a costruire l’identità della persona nel contesto comunitario e sociale».

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