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Boom di tradimenti nel post Covid. La psicoterapeuta: «Bisogno di evasione amplificato»

Secondo l'esperta tantissime coppie sono pronte alla scappatella come forma di evasione dalle restrizioni subite in quarantena. E i tradimenti sono in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ecco quali sono gli escamotage preferiti

Coppia e smartphone
Coppia e smartphone

ANCONA – Più della metà delle coppie è pronta al tradimento questa estate, un fenomeno in crescita rispetto agli anni passati, amplificato dalla quarantena. L’epidemia di coronavirus non ha impattato solo sull’economia, ma sta mostrando il suo lato più duro anche sul fonte delle relazioni di coppia. Se da un lato durante il lockdown hanno registrato una impennata i siti di incontri extraconiugali, viste le difficoltà di movimento, ora dopo il “tana libera tutti” ci sono le occasioni per passare dal virtuale al “reale”.

«Durante i mesi di quarantena sono diverse le persone che hanno cercato di superare le costrizioni del momento e la convivenza forzata con i partner cercando l’evasione online. Si è tratto di una situazione unica nella storia, alla quale nessuno era preparato e alcuni hanno cercato di superare questo momento flirtando sulle chat e su siti di incontri», spiega la psicoterapeuta familiare e di coppia Alessia Tombesi. «Con la fine del lockdown non sono pochi quelli che si sono incontrati dal vivo: in alcuni casi ne sono nate relazioni extraconiugali, mentre in altri ci si è resi conto della idealizzazione».

Ma l’estate, si sa, con il caldo e gli abiti più succinti fa spesso rima con tradimento, una tendenza che quest’anno si andrà ancora di più consolidando. «Solitamente la stagione estiva registra una crescita dei tradimenti – prosegue la psicoterapeuta -, una tendenza spinta dall’influenza positiva del sole sull’umore, ma anche dalla maggiore predisposizione a un clima più libero. Ora dopo la chiusura forzata di due mesi questa tendenza è ancora di più amplificata rispetto agli anni scorsi».

Un comportamento che alcuni metteranno in atto secondo la psicoterapeuta per avere sollievo dal disagio vissuto durante il lockdown: «Nel cercare una scappatoia dalle ansie vissute, alcuni vanno a caccia di una relazione extraconiugale che possa regalare quella cascata di emozioni in grado di evitare lo scivolamento verso crisi ansiogene e depressive». Insomma, una alternativa ad altre forme di evasione come possono essere l’alcool e la droga, «che pure nel post quarantena hanno subito una crescita a dismisura».

Un quadro al quale vanno a sommarsi le «pulsioni represse per i rapporti sessuali non consumati magari per il timore del contagio». Una “bomba ad orologeria” già innescata dove gli ormoni fanno la parte del leone.
«Più della metà delle coppie sono pronte al tradimento questa estate» spiega la dottoressa Tombesi, e si stanno già organizzando. Cene di lavoro, ripresa dell’attività sportiva e uscite con amici e amiche, sono gli escamotage più in voga per coprire la scappatella, dopotutto il tempo di “immaginare la situazione” in quarantena non è di certo mancato.

«Alcuni non si faranno problemi a chiedere maggiore spazio dopo il lockdown ai propri partner, con la scusa di riconquistare spazi individuali che erano andati perduti» evidenzia la psicoterapeuta. Altri invece opteranno per le ferie per mettere in atto il tradimento, mentre il coniuge inconsapevole se ne sta bello tranquillo convinto che l’altra metà della mela stia lavorando. Tra le location preferite dagli amanti ci sono i bed & breakfast e i centri benessere dove coniugare una piccola vacanza con le emozioni forti concesse dalla scappatella.

Camera (Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay)

E gli operatori confermano questa tendenza: «Da quando abbiamo riaperto dopo la quarantena abbiamo ricevuto molte prenotazioni da parte di coppie che capiamo chiaramente essere clandestine» spiega la titolare di un bed & breakfast marchigiano che preferisce però restare anonima: «Si tratta di coppie molto riservate, si fermano una sola notte o al massimo un weekend e trascorrono la maggior parte del tempo in camera senza uscire se non per i pasti – spiega -, inoltre ci chiedono atmosfere molto curate, come ad esempio fiori, candele nella stanza in bagno per la vasca idromassaggio, e poi etichette di vini pregiati da bere in camera».

La titolare della struttura ricettiva non nasconde l’intenzione di voler puntare su questa nicchia di mercato, che per certi versi «ha salvato la nostra attività: con l’epidemia di coronavirus abbiamo perso i mesi primaverili, quando il weekend in campagna è molto gettonato, non credevamo che avremmo lavorato questa estate, visto che le prospettive per il turismo non erano per niente eccelse – spiega l’imprenditrice -. Il fatto però che ci troviamo in una zona abbastanza isolata, deve aver deposto a nostro favore, facendoci scegliere dalle coppie clandestine, portandoci a scoprire un nuovo business che prima non avevamo».

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