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Dal Bonus Irpef a quello Asili, le novità fiscali del 2024

Con la nuova tassazione Irpef un impiegato con reddito fino a 15mila euro annui potrà trovarsi circa 75 euro in più al mese in busta paga. Ecco le misure varate in manovra

Dal bonus per il pellet a quello per gli asili nido, fino al bonus Irpef. Sono alcune delle agevolazioni presenti nella manovra 2024 varata dal governo il 29 dicembre. Ne abbiamo parlato con Roberta Battistini, responsabile Servizio Fiscale Caf Cisl Marche. Entrando nel merito delle novità fiscali, Battistini spiega che il bonus Irpef inciderà sulla dichiarazione dei redditi del 2024 ma già dal mese di gennaio i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 28mila euro potranno vedere gli effetti in busta paga.

«Le aliquote Irpef sono scese da 4 a 3 – spiega – e i lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 28mila euro avranno una tassazione Irpef del 23% finora riservata a redditi fino a 15mila euro». In pratica sono stati accorpati i primi due scaglioni reddituali.

E l’impatto, dicevamo, si vedrà fin da subito, in maniera più sostanziosa per i redditi più bassi. Secondo una stima del Caf Cisl «chi ha un reddito di 15mila euro annui, potrà ritrovarsi in busta paga circa 75 euro in più al mese, mentre chi ha un reddito di 27mila euro annui potrà vedere circa 30 euro in più». 

«È stata innalzata la no tax area, visto l’innalzamento della prima detrazione a 1955 euro – prosegue – e chi ha un reddito fino a 8.500 euro annui non pagherà imposte». L’impatto della nuova tassazione però si farà sentire anche «con una minore capienza Irpef che andrà ad incidere su chi ha pianificato dei lavori di ristrutturazione, traducendosi in un minore recupero», un effetto bilanciato dalla minore tassazione. 

Tra le altre novità in manovra c’è la cedolare secca per i contratti a canone libero e per le locazioni brevi, che se nel primo immobile dato in locazione resta al 21%, dal secondo in poi sale al 26% «Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5%, mentre il fringe benefit (welfare aziendale) sale a 1.000 euro e a 2mila per chi ha figli a carico. In manovra – dice Battistini – il governo ha lavorato molto sulle famiglie».

Ad aumentare nel 2024 è anche la detassazione per i ‘cervelloni’ che decidono di rimpatriare: in base ai requisiti ai giovani italiani che hanno lavorato all’estero che ritornano a vivere e a lavorare in Italia, si passa da una detassazione al 50% a una al 60%. «Sempre per le famiglie – prosegue – è stata confermata la card ‘Dedicata a te’ per la spesa alimentare e il bonus elettricità». Agevolazioni anche per chi nei primi due mesi dell’anno acquisterà pellet, in questo periodo potrà contare su un’Iva ridotta al 10%.

Potenziato in manovra il Bonus asili nido, con agevolazioni sia per il pagamento delle rette dei nidi pubblici che per quelli privati. Potenziati anche gli aiuti domiciliari per i bambini sotto i tre anni di età con gravi patologie croniche.   Le misure riguardano i figli nati dopo il 1° gennaio 2024 a condizione che nel nucleo familiare sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a dieci anni, e che il valore Isee del nucleo non sia superiore a 40.000 euro. In questo caso l’aumento ammonta a circa 600 euro annui. 

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