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Bambini ospedalizzati, la Fondazione Salesi si apre al privato

Il 20 novembre in occasione del rinnovo del cda dopo le dimissioni del direttore Carlo Rossi, l'ingresso di due imprese del territorio che consentiranno di potenziare ricerca e coterapie

L'ingresso dell'ospedale materno infantile Salesi
L'ingresso dell'ospedale materno infantile Salesi

ANCONA – Nuovo statuto per la Fondazione Ospedale Salesi che si apre all’ingresso del privato. Nata nel 2004 dall’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I° Lancisi Salesi, dal Comune di Ancona, dalla Provincia di Ancona e dall’Associazione per l’assistenza del bambino ospedalizzato, la Fondazione grazie al nuovo statuto conserva l’iscrizione all’albo degli enti del terzo settore, fondamentale per proseguire nella sua attività di supporto alla ricerca per il bambino malato.

Una attività che verrà ulteriormente incrementata con l’ingresso di aziende private che consentiranno di incrementare le risorse a disposizione per proseguire nei progetti e nelle co-terapie già attivati, portando avanti Casa Sabrina, la struttura di accoglienza per le famiglie che hanno bambini ricoverati all’ospedale Salesi. «Con l’ingresso dei privati – spiega il presidente della Fondazione Ospedale Salesi onlus, Antonello Maraldo – potremo caratterizzare la onlus con una maggiore capacità di investire nell’area della ricerca».

Antonello Maraldo, direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona

Due importanti aziende sono prossime all’ingresso che avverrà il 20 novembre, in occasione del rinnovo del cda della Fondazione, dopo le dimissioni dell’ex direttore Carlo Rossi, rassegnate per problemi familiari. New entry nel consiglio direttivo, la professoressa Laura Mazzanti, docente alla Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche.

Il nuovo nuovo direttore verrà nominato il 20 novembre. «In questi ultimi anni grazie alla direzione di Carlo Rossi la Fondazione ha avuto una rivitalizzazione – spiega Maraldo – e dal bilancio 2019 sono stati accantonati 120mila euro, risorse preziose che hanno consentito di portare avanti molti progetti nonostante il periodo complesso dovuto alla pandemia».

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