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Balneazione, migliora la qualità delle acque nelle Marche, Ascoli sul podio

È la fotografia scattata dall'Arpam nel rapporto relativo al 2020. Tra le province marchigiane, Ascoli è eccellente al 100%, Pesaro tocca il top nel 96% dei punti di campionamento, Ancona nel 94%. A chiudere la classifica sono la provincia Maceratese e Fermana

La Riviera delle Palme (crediti: Wikipedia)

ANCONA – È in «diffuso miglioramento» la qualità delle acque di balneazione nelle Marche. È la fotografia scattata dal report Arpam relativo al 2020. Rispetto all’ultimo quadriennio, delle 254 acque di balneazione monitorate, delle quali 245 marine e 9 interne, 219 si sono viste attribuire la classe “eccellente” (nel 2019 erano 200), 21 sono state classificate di “buona” qualità (nel 2019 erano 31), inoltre in 31 casi si è registrato un miglioramento in qualità.

Soltanto 6 sono state classificate come sufficienti” (nel 2019 erano 10) e 4 “scarse” (nel 2019 erano 9), si tratta delle acque vicine alle foci dei fiumi Musone e Chienti. In linea generale nel 2020 l’Arpam evidenzia «una percentuale mai riscontrata prima» in termini di miglioramento, dovuto in parte anche al lockdown che ha comportato il blocco delle attività produttive per due mesi.

Nel 2020 le Marche si erano classificate al quarto posto in Italia per il numero di bandiere blu assegnate, con 15 località che avevano ottenuto l’ambito vessillo, attribuito alle località costiere con le acque più cristalline e le spiagge più pulite. Tornando alla classificazione Arpam, la provincia di Ascoli Piceno, con la Riviera delle Palme è sul podio e conferma il piazzamento (primo posto) dell’anno precedente con il 100% di acque eccellenti e nessun superamento dei limiti. Subito dietro la provincia di Pesaro, poi Ancona, Fermo e fanalino di coda le acque del Maceratese.

Pesaro raggiunge l’eccellenza nel 96% dei punti di campionamento, critiche solo le aree a ridosso delle foci dei fiumi Foglia e Metauro (in classe buona). In miglioramento la provincia di Ancona, che tocca l’eccellenza nel 94% delle acque. Diversa la situazione nella costa Maceratese e Fermana, dove per la presenza delle foci del Musone, Potenza, Chienti e del Tenna, oltre ad altri torrenti minori, l’eccellenza è rilevata nel 68% dei punti, nel caso della provincia di Macerata, e 64% nella provincia di Fermo. Da evidenziare che nel Maceratese sono in corso interventi di miglioramento «che stanno già evidenziando i primi risultati» si legge nel report dell’Agenzia regionale per l’Ambiente.

Solo 3 laghi, Borgiano, Castreccioni e Fiastrone (nel Maceratese)  e un fiume, il Castellano (nella provincia di Ascoli Piceno), sono adibiti alla balneazione: per quanto riguarda i laghi hanno ottenuto la classificazione “eccellente”, mentre il Castellano risulta ancora non classificato «per insufficienza di campioni dovuta al ristretto periodo balneabile a causa delle condizioni meteoclimatiche».

Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti
Il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti

«I dati di questa relazione rappresentano un grande risultato per il nostro territorio, perché evidenziano l’oggettiva qualità delle nostre acque di balneazione» dichiara il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti. Il primo cittadino sottolinea che l’amministrazione è «da sempre molto attenta a tutte le attività e a tutte le politiche relative alla qualità dell’ambiente e alla salute dei cittadini: la sfera naturale che ci circonda va tutelata e valorizzata giorno dopo giorno. I risultati pubblicati dimostrano che lo stiamo facendo, ma non per questo possiamo dormire sugli allori: è fondamentale – prosegue – continuare su questa strada e cercare di migliorarci giorno dopo giorno, per proseguire nel percorso che dovrà portare Ascoli Piceno a diventare una città sempre più green e dove la qualità della vita, sotto tutti i punti di vista, sia sempre più elevata».

Il direttore generale Arpam Marche, Giancarlo Marchetti

I risultati dei monitoraggi «confermano quanto il supporto delle Agenzie ambientali sia, oltre che autorevole, particolarmente necessario a chi, come la nostra Regione, voglia perseguire politiche pubbliche attente alla tutela dell’ambiente e della salute delle persone – dichiara il direttore generale Arpam Giancarlo Marchetti – . La diffusione e quindi la conoscenza dei nostri dati sono infatti i promotori di quelle efficaci sinergie che vedono tecnici e decisori lavorare assieme nel segno dell’attenzione ai territori e alle comunità, come testimoniato dalle molte misure anche strutturali messe in campo dalla Regione e dai Comuni, come l’ampiamento della capacità degli impianti di depurazione, l’ammodernamento delle fognature, e così via, che hanno determinato gli eccellenti risultati di quest’anno».

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