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AstraZeneca e Johnson solo per over 60, Di Furia: «Le prenotazioni rispetteranno la tempistica»

La dirigente del Servizio Sanità regionale Lucia Di Furia, dopo lo stop ad AstraZeneca per under 60, ha dato disposizioni di non somministrare più neanche il siero Johnson per questa fascia d'età

Lucia Di Furia

ANCONA – Stop nelle Marche alla somministrazione dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson alle persone con meno di 60 anni di età. È quanto ha stabilito la Regione Marche dopo il parere del Comitato Tecnico Scientifico che ha raccomandato l’impiego del siero anglo-svedese AstraZeneca (Vaxzevria) per le persone over 60. La dirigente del Servizio Sanità regionale Lucia Di Furia già nella serata di ieri aveva tempestivamente diramato una circolare con le nuove disposizioni.

In via precauzionale nelle Marche anche il siero Johnson & Johnson non sarà somministrato, né per le prime dosi, né per i richiami, alle persone che hanno meno di 60 anni, dal momento che si tratta di un vaccino a vettore virale, e quindi con le stesse caratteristiche del siero anglo-svedese.

Nella nostra regione il Johnson & Johnson era già stato riservato, sui indicazione del Servizio Salute regionale, alle sole somministrazioni degli over 60 e consegnato ai medici di medicina generale per immunizzare con una unica dose quei marchigiani che non si erano ancora prenotati e dunque vaccinati.

Le dosi di AstraZeneca invece negli ultimi tempi erano state riservate solo per i richiami di chi aveva già ricevuto una prima dose di questo siero, mentre le prime inoculazioni venivano già eseguite con Pfizer e Moderna.

Un vaccino, AstraZeneca, che a differenza di quanto è stato fatto in altre Regione, non è stato somministrato neanche ai giovanissimi: nelle Marche infatti le inoculazioni ai maturandi sono state eseguite con il siero americano Pfizer.

«Ieri sera – spiega Lucia Di Furia – con le nuove indicazioni del Cts ho inviato una circolare regionale, nelle more della circolare nazionale che è arrivata questa mattina, dando disposizioni che i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson non vengano somministrati alle persone sotto i 60 anni di età, né come prima dose né come richiamo».

«È importante che le persone che devono fare il richiamo, dopo aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca, non abbiano paura – rassicura Di Furia – perché saranno vaccinate con Pfizer». Per quanto riguarda le prenotazioni per le seconde dosi, queste «rispetteranno la tempistica già preordinata».

La dirigente fa sapere anche che la Regione è in contatto con il Commissario straordinario per l’emergenza covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, per avere dosi aggiuntive di Moderna, in ogni caso le forniture Pfizer dovrebbero consentire una prosecuzione regolare della campagna vaccinale, solo in caso di scarsità potrebbe esserci una riprogrammazione degli appuntamenti ma al momento non emergono criticità a riguardo.

L”intervallo temporale di somministrazione tra la prima e la seconda dose del siero, per chi ha avuto in prima somministrazione AstraZeneca, sarà lo stesso anche con seconda dose di Pfizer o Moderna, ovvero tra le 8 e le 12 settimane dalla prima inoculazione.

Nelle Marche dal 20 maggio al 10 giugno sono state somministrate il 12% delle dosi di vaccino AstraZeneca. agli under 60 (dati Fondazione Gimbe) Questo tipo di siero è stato inoculato prevalentemente ad insegnanti e forze dell’ordine.