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Assegno di inclusione, 700 domande al Patronato Inas Cisl Marche. Appolloni: «Non ci aspettiamo grande richiesta»

Dal 26 gennaio i primi pagamenti. Il coordinatore regionale del Patronato Inas Cisl Marche spiega i requisiti per ottenere il beneficio economico che ha sostituito il reddito di cittadinanza

Sono 700 le domande di assegno di inclusione inoltrate all’Inps dal Patronato Inas Cisl Marche. La nuova misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, che ha sostituito il reddito di cittadinanza, diventa operativa da gennaio 2024 e i primi pagamenti verranno eseguiti dall’Inps a partire dal 26 del mese. Le domande avevano preso il via il 18 dicembre e se presentate entro il 7 gennaio, in presenza della sottoscrizione del patto di attivazione digitale entro il mese, vedranno il primo pagamento per fine gennaio stesso.

«Il beneficio decorre da gennaio 2024 anche se si conclude la domanda entro il mese di gennaio stesso – spiega Paolo Appolloni, coordinatore regionale del Patronato Inas Cisl Marche – . Per le domande presentate da febbraio invece il beneficio economico partirà dal mese successivo a quello in cui si conclude la domanda». Dall’8 gennaio le domande potranno essere inoltrate anche tramite Caf.

Paolo Appolloni, coordinatore regionale Patronato Inas Cisl Marche

I possibili beneficiari dell’assegno di inclusione «sono praticamente gli stessi che potevano aver diritto al reddito di cittadinanza – prosegue Appolloni – : possono presentare domanda di assegno di inclusione i nuclei familiari in cui siano presenti minori, persone con disabilità, soggetti con almeno 60 anni o in condizione di svantaggio e inseriti in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali. È necessario avere un Isee non superiore a 9360 euro».

Tra i requisiti fondamentali anche «il livello del reddito familiare, il valore del patrimonio mobiliare e i requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno. I parametri da rispettare sono diversi e variano a seconda della composizione del nucleo familiare, quindi – prosegue – è importante informarsi bene prima di presentare la domanda».

Appolloni, evidenzia che «vista la platea ridotta per requisiti richiesti, non ci aspettiamo una grande richiesta per questo inizio d’anno». Il beneficio economico consiste in un assegno mensile di durata massima di 18 mesi e di importo variabile a seconda delle condizioni soggettive del nucleo familiare. Se persistono le condizioni, l’assegno può essere rinnovato.

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