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Area Vasta Montana, Giancarli (Pd) chiede l’istituzione: «Diritto alla salute fondamentale»

Il consigliere regionale ha presentato un nuovo emendamento con il quale intende garantire assistenza sanitaria per le aree lontane da Ancona. Inoltre chiede il riconoscimento di presidi ospedalieri di Primo Livello per l'Area Vasta 2 i nosocomi di Jesi, Senigallia e Fabriano

ANCONA – Garantire adeguata assistenza sanitaria alle aree montane attraverso l’istituzione di una Area Vasta Montana con Fabriano come centro di riferimento. È  con questo obiettivo che il consigliere regionale Pd Enzo Giancarli ha presentato una proposta di integrazione agli emendamenti al Piano socio-sanitario regionale che approderà in Aula domani (3 febbraio) per la votazione. Giancarli aveva presentato una serie di emendamenti sulla questione in Commissione Salute, tra i quali anche quello accolto all’unanimità relativo al valore della sanità pubblica.

L’Area Montana “pensata” dal consigliere regionale, che già da tempo è in prima linea per tutela e valorizzazione delle aree interne, partirebbe a nord dell’Appennino marchigiano e attraversando il territorio di Matelica, andrebbe ad includere Camerino e Fabriano come centro di riferimento. L’emendamento propone inoltre, dopo aver verificato un’intesa istituzionale, «di attivare in via sperimentale progetti di integrazione con la Regione Umbria».

Tra le proposte avanzate da Giancarli c’è anche quella di riconoscere come presidio ospedaliero di Primo Livello per l’Area Vasta 2 i nosocomi di Jesi, Senigallia e Fabriano.

«Il diritto alla salute del cittadino è fondamentale –  spiega Giancarli – e nelle zone di confine serve collaborazione». Il consigliere regionale pone l’accento sulla collaborazione con l’Umbria con la quale è già attivo un sodalizio per il servizio di elisoccorso. «Vogliamo costruire un rapporto con le comunità locali, con forze sociali e l’imprenditoria del luogo, perché è necessario realizzare un modello di sanità che risponda ai bisogni dei cittadini, specie di queste zone lontane da Ancona e da Perugia». Insomma per Giancarli in termini di servizi sanitari è necessario tenere conto del fattore distanza affinché la persona e i suoi bisogni siano al centro.

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