Senigallia

Alluvione, 54 giorni di ricerche ma di Brunella Chiù nessuna traccia

La squadra di terra dei vigili del fuoco lavora con due escavatori e con le pale alla rimozione delle cataste di legname e alberi trascinati via dalla furia dell'acqua e depositati lungo gli argini dei fiumi

Le operazioni di ricerca dispersi delle aree alluvionate
Le operazioni di ricerca dispersi delle aree alluvionate. Foto: Vigili del fuoco

ANCONA – Terminata la missione dei cinofili dei carabinieri di Bologna, coadiuvati dai militari dell’Arma di Senigallia, e del nucleo speleologico della guardia di finanza, proseguono le ricerche di Brunella Chiù, la 56enne travolta dall’ondata del torrente Nevola esondato il 15 settembre.

L’alluvione ha causato 12 vittime accertate, danni ingenti, e sfollati. I vigili del fuoco che coordinano le ricerche della donna, stanno lavorando senza sosta per perlustrare i terreni alluvionati dopo aver scandagliato anche i corsi d’acqua.

Le ricerche della donna vanno avanti da 54 giorni. La squadra di terra dei vigili del fuoco lavora con due mezzi meccanici (escavatori) e con le pale, alla rimozione delle cataste di legname e alberi trascinate via dalla furia dell’acqua e depositate lungo gli argini dei fiumi.

L’ipotesi è che il corpo della donna possa trovarsi sotto rami, alberi e detriti. La donna era stata travolta vicino alla sua abitazione, a Coste di Barbara, mentre a bordo della sua auto cercava di scappare insieme alla figlia 17enne Noemi rinvenuta senza vita all’indomani: la carcassa del mezzo era stata ritrovata nei pressi di Ponte Burello a Corinaldo.

Il figlio della donna, Simone Bartolucci, 23 anni, si era invece salvato miracolosamente, aggrappandosi ad una pianta. Della mamma di 56 anni però, nonostante le ricerche approfondite e protratte nel tempo, non c’è ancora nessuna traccia.

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