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8 marzo, il Siulp Ancona omaggia le donne della polizia. L’auspicio del segretario provinciale: «Un questore donna»

Il sindacato dei lavoratori della polizia, anche quest'anno ha omaggiato le colleghe di un mazzo di mimose le iscritte con un gioiello della Marlù

Il segretario provinciale del Siulp Alessandro Bufarini con le colleghe

ANCONA – «Come tutti gli anni siamo stati ‘vicino’ a chi, giornalmente, riceve i cittadini e fa sì che la Polizia di Stato continui ad ottenere dei buoni risultati e un alto gradimento, pur con molte difficoltà. I delegati Siulp hanno raggiunto tutte le colleghe di tutti gli Uffici e le Specialità della provincia per essere presenti, ancor di più, in questa ricorrenza». Così il segretario provinciale del Siulp Alessandro Bufarini nella Giornata Internazionale per i Diritti della Donna.

Il sindacato dei lavoratori della polizia, anche quest’anno ha omaggiato le colleghe di un mazzo di mimose, fiore simbolo della festa che ricorre ogni anno l’8 marzo, e le iscritte con un gioiello della Marlù, omaggi consegnati in tutti gli Uffici della provincia.

«Un piccolo gesto concreto dal grande valore simbolico per ricordare il ruolo della donna e ciò che rappresenta all’interno della Polizia di Stato, l’importanza che ha nell’organizzazione sindacale Siulp, oltre che per ringraziarle per il lavoro quotidiano che svolgono nella nostra amministrazione».

Gli omaggi

Il Coordinamento Donne e Politiche di Genere del Siulp, istituito nell’ultimo congresso nazionale, è la dimostrazione dell’attenzione riservata alle donne. Il Corpo di Polizia femminile è stato istituito nel 1959, con la legge 1.083 del 7 dicembre, ricorda il Siulp: il loro campo di intervento era molto specifico e necessitava della giusta sensibilità per
occuparsi dei reati che riguardavano la tutela della moralità pubblica, della famiglia, delle donne e dei minori.

Inoltre, non si può dimenticare l’impiego massiccio della Polizia Femminile in occasione di calamità naturali tra cui, nel nostro territorio, il terremoto del 1972 ad Ancona. «Il percorso sulla parità di genere non è stato facile ma si è ufficializzato con la riforma del 1981, che ha unificato il corpo delle guardie di P.S. e la Polizia femminile nella moderna Polizia di Stato. Oggi – prosegue – una Polizia, in cui donne e uomini, ragazze e ragazzi, in tutta la loro diversità, siano
uguali e liberi di perseguire le loro scelte di vita, che abbiano pari opportunità di realizzazione personale e le stesse possibilità di partecipare alla nostra società e svolgervi un ruolo guida, avendo la concreta possibilità di realizzare le proprie attese professionali in ogni ruolo e qualifica della Polizia di Stato, è possibile e sempre più auspicabile».

La dimostrazione, spiega «è già nei ruoli di ‘vertice’ della nostra provincia; la Polizia di Stato è presente ‘al femminile’ nella direzione del Compartimento Polizia Stradale Marche, della Sezione Polizia Stradale di Ancona, del COSC Marche – Polizia Postale e delle Comunicazioni, del Commissariato di P.S. di Fabriano, oppure al vertice di importanti uffici della Questura quali la Digos, la Divisione Anticrimine, l’Ufficio Personale, o nel ricoprire delicati e fondamentali ruoli come il Vicario del Questore e il Capo di Gabinetto. Per non dimenticare le altre Funzionarie fino alle recenti assegnazioni di Agenti che svolgono importanti compiti di gestione in tutti gli Uffici o Reparti della provincia».

L’auspicio, espresso da Bufarini, è quello di un confronto «prima o poi, anche con un Questore donna. Nel mondo degli affari, in politica e nella società nel suo complesso potremo raggiungere il nostro pieno potenziale solo utilizzando tutti i nostri talenti e la nostra diversità. La parità di genere è un’opportunità che fa aumentare i posti di lavoro e finanche la produttività. Il divario di genere si sta colmando in alcuni settori, ma è ancora presente in generale nel mondo del
lavoro soprattutto a livello di retribuzioni, assistenza, poteri e pensioni. La Polizia di Stato – conclude – è da sempre attenta ai cambiamenti sociali nel nostro Paese e, da oltre 40 anni, il Siulp le “cammina” affianco collaborando continuamente per tutelare tutto il personale ed adeguare la struttura organizzativa alle mutate esigenze della società».

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