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Alternanza scuola-lavoro, studenti a lezione da Ubi Banca

Un progetto organizzato da UBI Accademy con il supporto della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf), che coinvolge i ragazzi per almeno 40 ore con tre giornate in plenaria in Banca e attività pratica a scuola, oltre ad una competizione finale

Il centro direzionale di Fontedamo di Ubi Banca
Jesi, il centro direzionale di Fontedamo di Ubi Banca

JESI – Al via la prima edizione del corso di Alternanza Scuola – Lavoro di UBI Banca con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle Marche. Un progetto organizzato da UBI Accademy con il supporto della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Feduf), che coinvolge i ragazzi per almeno 40 ore con tre giornate in plenaria in Banca e attività pratica a scuola, oltre ad una competizione finale attraverso il Business Plan denominata “Che Impresa ragazzi!”.

Il corso, al via oggi nella direzione Ubi Banca di Jesi Fontedamo, coinvolgerà 216 ragazzi provenienti dalle scuole superiori delle Marche con gli istituti tecnici Cuppari di Jesi, Corridoni – Campana di Osimo, Einstein – Nebbia di Loreto, Corinaldesi di Senigallia e Vanvitelli – Stracca – Angelini di Ancona. Gli studenti, durante la fase teorica curata dai tutor di Ubi Banca, apprenderanno varie nozioni sul credito e finanza, con approfondimenti sul bilancio familiare e pianificazione finanziaria, risparmio e investimenti, sistemi di pagamento, modelli commerciali e capitale umano. Alla fine della fase teorica gli studenti, sempre sotto la supervisione dei tutor di Ubi Banca, si cimenteranno un’attività pratica finalizzata alla realizzazione di un progetto d’impresa.

«Nell’ambito della nostra responsabilità sociale d’impresa – ha detto Nunzio Tartaglia, direttore della Macro Area Territoriale Marche Abruzzo di UBI Banca – tutti gli interventi di educazione finanziaria portati avanti con la collaborazione della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio ci permettono di fornire ai cittadini un contributo in più alla crescita sociale ed economica del territorio. L’alternanza scuola – lavoro è un valore aggiunto per i giovani, perché associa il sapere al saper fare».

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